Secondo il rapporto di Legambiente sulla qualità dell’edilizia scolastica, al quale abbiamo recentemente dedicato un approfondimento, molte scuole italiane risultano avere un cortile, alcune perfino un giardino.
Tuttavia, come fa notare Legambiente, il problema fondamentale è il modo in cui gli spazi verdi vengono utilizzati. A questo proposito cinque comuni piemontesi (Predosa, Frugarolo, Bosco, Marengo, Sezzadio e Castellazzo) hanno unito le forze per dare vita a orti didattici e percorsi botanici al fine di fare lezioni all’aria aperta.
Le cinque scuole, grazie al progetto “Officine Verdi” finanziato grazie al bando “Lasciamo la scuola accogliente”, godranno di una cifra di 50 mila euro per trasformare gli spazi in veri e propri templi della natura.
E’ infatti prevista la creazione di aiuole con piante autoctone e officinali, e la costruzione di un giardino botanico che fungerà anche da laboratorio in cui poter insegnare ai bambini la differenza tra i vari tipi di piante, le loro caratteristiche e particolarità.
Un percorso, questo, che si colloca perfettamente in un percorso di riqualificazione delle strutture scolastiche e, insieme, un modo per restituire ai bambini il contatto con la natura.