Le nove città finaliste dell’European Capital Innovation Award 2016

Tra le nove città finaliste del premio European Capital Innovation Award 2016, giunto alla seconda edizione, ci sono due città italiane, Milano e Torino.

Il titolo di Capitale Europea dell’Innovazione 2016 sarà assegnato il prossimo aprile dalla Commissione Europea alla città che sta costruendo il miglior ecosistema d’innovazione, mettendo in connessione cittadini, pubbliche amministrazioni, scuole e imprese. A tale premio potevano partecipare tutte le città dell’Unione europea con più di 100 mila abitanti.

Milano è stata inclusa nella rosa di candidati perché «ha migliorato l’inclusione sociale e proposto modelli alternativi nella fornitura di servizi pubblici allo scopo di creare maggiori opportunità per l’occupazione». Mentre Torino è dentro la short list finale «per i suoi modelli aperti nel sostenere startup d’innovazione sociale e per la creazione di nuove opportunità di mercato».

«Siamo felici di essere tra i nove finalisti», ha raccontato Cristina Tajani, assessore alle Politiche per il lavoro, Sviluppo economico, Università e Ricerca del Comune di Milano, «a dimostrazione che gli sforzi compiuti da questa amministrazione nel campo dell’innovazione e dell’inclusione sociale si muovono nella giusta direzione. Penso ai progetti sul microcredito e ai 14 milioni di euro con cui, attraverso diversi progetti di finanziamento, abbiamo incentivato la creazione e lo sviluppo di nuove imprese in città. Grazie al nostro contributo sono nate circa 600 startup, dentro e fuori i diversi incubatori d’impresa in cui il Comune è presente. Senza dimenticare il sostegno ai settori emergenti, come quelli legati alla sharing economy e alla stampa 3D. Azioni concrete che hanno permesso a Milano di conquistare la prima posizione nel ranking nazionale delle Smart City».

L’assessore all’Innovazione della Città di Torino, Enzo Lavolta, ha spiegato invece che: «la possibilità di generare innovazione attraverso processi aperti e inclusivi ha trovato negli ultimi anni terreno fertile nella nostra città. Oggi l’open innovation è diventato un modello per il ruolo che l’amministrazione ha assunto in questi ultimi anni, capace di generare processi e dinamiche decisamente interessanti anche per lo sviluppo economico del territorio. È quindi importante che tutto questo lavoro sia stato comunque già riconosciuto dalla Commissione Europea, che ci annovera in tal senso tra le città europee più importanti e capaci».

Per quanto concerne le altre sette città finaliste del premio sono:

  • Amsterdam (Olanda), per aver abbracciato un approccio dal basso verso l’alto fondato su crescita intelligente, startup, vivibilità e innovazione sociale digitale;
  • Berlino (Germania), per la realizzazione di un living lab in cui si possano testare innovative soluzioni di Information and Communication Technology;
  • Eindhoven (Paesi Bassi), per l’accostamento di tecnologia digitale e creatività nella sua strategia di illuminazione intelligente urbana, che l’hanno resa leader a livello mondiale;
  • Glasgow (Regno Unito), per il suo modello di innovazione replicabile sulla base di partenariati tra industria, scienza e comunità;
  • Oxford (Inghilterra), per la scelta di condividere il patrimonio di conoscenze all’interno del suo ecosistema di innovazione di livello mondiale;
  • Parigi (Francia), per la sua strategia basata su innovazione aperta, connettività e ingegno, che punta a diventare un hub mondiale per startup;
  • Vienna (Austria), per la sua strategia di innovazione basata su nove “Principi viennesi”, tra i quali l’inclusione, la trasparenza, la parità di genere, l’innovazione e l’apprendimento.

Pertanto, le nove città verranno giudicate sulla base delle iniziative già effettuate, a partire dal primo gennaio 2012, ma anche per le loro idee volte a migliorare la capacità di innovazione per il futuro.

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Redazione