Si tratta di un bilancio molto positivo che emerge dal rapporto annuale “Global Change, Local Leadership” stilato da Fairtrade Italia. Il documento evidenzia infatti come rispetto all’anno precedente si registri un +10% dovuto soprattutto all’avanzata dei volumi di cotone (+28%) e cacao (+24%), ma anche a quelli di oro certificato (+259%). Un trend positivo reso ancora più importante se analizzato dal punto di vista sociale, ambientale e di ricadute sulll’economia locale dei paesi coinvolti.
Grazie al fair trade, infatti, sono molti i programmi di sostegno all’istruzione, allo sviluppo delle pari opportunità, alla diffusione dei modelli decisionali partecipativi, alla sperimentazione di pratiche di adattamento e contrasto dei cambiamenti climatici.
Tra i dati evidenziati, che riguardano 1,5 milioni di lavoratori e contadini di 74 Paesi nel mondo, vanno messi in luce anche i 105 milioni di euro del Fairtrade Premium, ovvero il margine di guadagno aggiuntivo che i produttori ricevono e investono nel miglioramento produttivo e in progetti sociali, che registra un +14% rispetto all’anno precedente. Infine c’è il Fairtrade Access Fund che, sempre nel 2014, ha potuto erogare prestiti (e annesse attività di consulenza e assistenza) per 11,1 milioni di euro ai piccoli produttori.