Zuckerberg diventa papà e promuove l’uguaglianza

Diventare genitori rappresenta un momento importante nella vita di ogni persona e che offre uno slancio in più a preoccuparsi del futuro del mondo nel quale viviamo. E’ quanto accaduto anche a Mark Zuckerberg, ideatore e amministratore di Facebook che nei giorni scorsi è diventato papà della piccola Max, frutto del suo amore con la moglie Priscilla Chan. Ed è proprio per offrire un futuro alla piccola erede che Zuckerberg ha deciso di fare un gesto solidale, annunciando la donazione (nel corso delle loro vite) del 99% delle loro azioni del social network, pari a 45 miliardi di dollari, alla filantropia con la creazione della Chan Zuckerberg Initiative. Scopo del progetto è quello di aumentare il potenziale umano e promuovere l’uguaglianza, attraverso l’accesso a internet.

L’iniziativa è stata annunciata da Zuckerberg sul suo profilo facebook corredata dall’immagine della sua famiglia al completo. «Come tutti i genitori vogliamo che tu cresca in un mondo migliore rispetto al nostro», scrivono Mark e Priscilla in una missiva indirizzata al piccolo Max. «Faremo la nostra parte e non solo perché ti amiamo, ma perché abbiamo una responsabilità morale di fronte a tutti i bambini della prossima generazione. Una delle maggiori opportunità per la tua generazione è quella di concedere a tutti l’accesso a internet». La rete rappresenta, come spiegano i Zuckerberg, «istruzione per chi non vive vicino a una buona scuola. E’ così importante che per ogni 10 persone che ne guadagnano l’accesso, è creato un posto di lavoro». Eppure a oggi più della metà della popolazione globale non ha accesso a internet.

«C’è molto che possiamo fare affinché la tua generazione viva in un mondo migliore», aggiungono i neo genitori. «Con l’inizio della prossima generazione della famiglia Chan Zuckerberg, avviamo anche la Chan Zuckerberg Initiative per unire le persone nel mondo con l’obiettivo di promuovere il potenziale umano e l’uguaglianza per tutti i bambini».

Si tratta di un contributo che i Zuckerberg definiscono piccolo «rispetto ai talenti che già stanno lavorando su questi temi».

Se l’iniziativa del giovane più ricco del mondo e di sua moglie consentiranno di garantire a milioni di futuri adulti l’accesso a internet e migliaia di nuovi posti di lavoro, i più maligni definiscono la manovra solo una strategia vincente per passare da benefattore pur pensando ai propri interessi. Dopotutto garantire l’accesso a internet a persone che attualmente ne sono prive rappresenta un modo per aumentare a dismisura anche i fruitori di Facebook.

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Antonella Luccitti