In 30 capoluoghi di provincia italiani arriva il nuovo e utilissimo sistema di monitoraggio “Smartness in Waste Management” (Swm) per valutare in tempo reale le performance ambientali ed economiche connesse al ciclo dei rifiuti.
L’innovativo strumento, frutto di un protocollo d’intesa siglato tra il ministero dell’Ambiente e Ancitel Energia e Ambiente, presentato qualche giorno fa a Roma, consentirà ai trenta Comuni di promuovere interventi di riduzione e prevenzione della produzione dei rifiuti sul territorio e di comunicare ai cittadini, in modo chiaro e trasparente, le informazioni ambientali ed economiche relative alla raccolta differenziata e al riciclo.
I 26 Comuni coinvolti nel progetto sono: Alessandria, Aosta, Ascoli Piceno, Chieti, Cosenza, Crotone, Campobasso, La Spezia, Lecce, Lecco, Matera, Messina, Parma, Pavia, Perugia, Pescara, Pistoia, Prato, Ragusa, Sassari, Taranto, Teramo, Terni, Trapani, Trieste e Vicenza.
«L’Europa», dichiara Filippo Bernocchi, delegato Anci Energia e Rifiuti, «ha posto l’obiettivo di raggiungere entro il 2020 la percentuale del 50% di avvio a riciclo, chiedendo di puntare su un’economia circolare che consideri i rifiuti una risorsa a tutti gli effetti. ‘Smartness in Waste Management’ è uno strumento indispensabile che va proprio in questa direzione, perché fornisce agli amministratori un quadro chiaro e puntale sul ciclo dei rifiuti all’interno del proprio territorio, creando i presupposti per una loro più corretta valorizzazione».
Swm è nato dopo quattro lunghi anni di studio, lavoro e investimenti da parte di Ancitel Energia e Ambiente e grazie alla collaborazione con il Cnr, l’Istituto sull’inquinamento atmosferico, che ha permesso di validare la metodologia di calcolo per la quantificazione delle emissioni in atmosfera legate alla gestione dei rifiuti, dalla fase di raccolta fino all’avvio del riciclo del materiale stesso.
Il sistema di monitoraggio offre importanti e utili informazioni in base a tre indicatori (raccolta, emissioni ed economicità): rifiuti prodotti Kg/abitante, percentuale di raccolta differenziata e percentuale di avvio a riciclo per quanto concerne la raccolta; tonnellate Co2 equivalente prodotta, tonnellate Co2 equivalente evitata, bilancio delle emissioni e distanza media degli impianti di riciclaggio per quanto riguarda le emissioni; costo totale del processo euro/abitante, costo del trattamento euro/ab e ricavo del Consorzio di filiera euro/ab per quanto riguarda i dati economici.
Pertanto, tale strumento consentirà di ridurre i costi della raccolta differenziata e del riciclo in maniera significativa, permettendo nello stesso tempo nuove politiche di gestione in quanto assicura accessibilità, trasparenza e tracciabilità dei dati. Tutte le informazioni poi potranno essere condivisibili sui social media con lo scopo di rendere chiari i risultati verso i cittadini, che attraverso una app potranno monitorare le prestazioni del proprio Comune.