Welfare aziendale: per molti è ancora ostile

Le agevolazioni che riscuotono il più grande consenso da parte dei lavoratori sono i servizi sanitari (da quelli infermieristici al dentista), il food (mense, bar aziendali, ticket), i servizi alla famiglia (asili nido, borse di studio, badanti, congedi parentali) e quelli assicurativi e bancari (rimborsi, convenzioni, coperture assicurative).

Questo è quanto rivela l’indagine sul welfare aziendale, a cura di ASAM – Assiteca e propedeutica all’assegnazione del Premio “La gestione del rischio nelle imprese italiane” alle otto aziende vincitrici.

Nello specifico, dall’analisi emerge che le piattaforme tecnologiche non sono ancora molto impiegate, la situazione legata alle risorse da destinare al welfare aziendale risulta ancora precaria, le metriche inesistenti, molte delle soluzioni organizzative in termini di funzioni e di organici si dimostrano insufficienti, le motivazioni e i beneficiari molto diversi, i programmi dichiarati e formalmente esistenti sono pochi, i sistemi di comunicazione interna sono ancora da sviluppare.

Pertanto, in Italia la situazione del welfare aziendale è percepito per il 48% come “ostile” (così così, pessima) e per il restante 52% “amichevole” (discreta, buona e propositiva).

Per quanto concerne, invece, i principali motivi che hanno spinto le aziende ad attuare politiche di welfare aziendale sono: “aumentare il benessere organizzativo” (per il 23% del campione), “migliorare la relazione tra azienda e dipendenti” (17%) e “fidelizzare i dipendenti” (14%). Altri fattori (sgravi fiscali, riduzione assenteismo, miglioramento della reputazione aziendale, ecc.) sono dispersi tra il 3% e il 7%.

Infine, nell’86% dei casi le imprese destinano le politiche di welfare aziendale a tutti i dipendenti, ma soltanto il 26% ha redatto un documento di impegno sul welfare con un programma dichiarato da parte di chi governa e gestisce questa leva manageriale, mentre il 42% ha redatto un piano di comunicazione interna.

Le otto aziende premiate da Assiteca sono: Zetaservice (paghe e contributi), per la categoria Grandi Imprese del Nord-Ovest; Actionaid (Onlus, lotta alla povertà e promozione diritti), per la categoria PMI del Nord-Ovest; COOP Adriatica (grande distribuzione) per la categoria Grandi Imprese del Nord-Est; GIMA (assemblaggio e confezionamento) per le PMI del Nord-Est; Teleocm Italia (Media e Tlc) per il Centro; Gruppo CMS (costruzioni meccaniche e lavorazione conto terzi); Masmec (tecnologie di precisione, robotica, meccatronica, biomedicale) per la categoria aziende familiari, rispettivamente Grandi e PMI; Neomobile (mobile commerce) per la categoria Community.

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Redazione