Buone notizie per i ciclisti e per l’ambiente: un emendamento presentato alla Camera incoraggia lo stanziamento di fondi per la costruzione di nuove piste ciclabili con il risultato che, nell’arco di tre anni, le risorse passeranno da 33 a 94 milioni.
Viene quindi aumentato lo stanziamento inserito nel passaggio al Senato, soprattutto perché la priorità verrà data alla costruzione di ciclovie turistiche. In particolare le opere di realizzazione riguarderanno il tratto Venezia-Torino, Verona-Firenze e il grande raccordo anulare delle biciclette a Roma.
È stato proprio Graziano Delrio, ministro delle infrastrutture e dei trasporti, ad annunciare la bella novità: «Nella Legge di Stabilità metteremo un grande Piano nazionale per la infrastrutturazione delle piste ciclabili. Ci saranno collegamenti Est-Ovest, da Venezia a Torino, e Nord-Sud».
In riferimento a questo nuovo progetto, Legambiente fa sapere che sarebbe una vera “ciclorivoluzione” in grado di cambiare la mobilità del nostro Paese, creando importanti ricadute per l’economia, l’ambiente, la salute, la qualità della vita.
Alberto Fiorillo, responsabile delle aree urbane di Legambiente e coordinatore del progetto GRAB ricorda, riprendendo le parole di Delrio, come per un piano nazionale della ciclabilità occorra avere le stesse attenzioni che si ebbero negli anni ’50 per le auto.
Per Fiorillo «l’Italia è pronta alla volata. Basta guardare il gruppo di Comuni già in fuga dove almeno un quarto dei cittadini pedala ogni giorno (a Pesaro, Bolzano, Reggio Emilia o Ferrara), basta osservare i numeri del cicloturismo dove sono state fatte scelte e investimenti ad hoc (come in Alto Adige o in Toscana), basta guardare al successo nazionale e internazionale che ha riscosso l’idea di realizzare il GRAB a Roma pedonalizzando finalmente l’Appia Antica e creando un circuito che unisca tanti luoghi di interesse della Capitale e permetta un legame stretto tra centro e borghi».
Non sono stati dimenticati i pedoni e infatti per la messa in opera di itinerari turistici a piedi, denominati «cammini», è stata autorizzata la spesa di 1 milione di euro all’anno fino al 2018.