“Iriria – Niña Terra”: il documentario sugli aborigeni del Costa Rica

Cinema, attualità, sostenibilità ambientale, decrescita, giornalismo. Sono questi gli ingredienti del documentario “Iriria – Niña Terra” del regista Carmelo Camilli, il ritratto della comunità indigena Bribri-Cabécares, della riserva naturale di Alta Talamanca in Costa Rica, da sempre abituata a vivere in simbiosi con la natura, tanto da riuscire a mantenersi esclusivamente di agricoltura.

Dopo tanto aver lottato per la sopravvivenza, però, questa popolazione rischia di sparire, legata com’è a doppio filo allo stesso destino del pianeta, sempre più martoriato dall’impatto dell’essere umano.

Le voci degli innumerevoli personaggi, dallo sciamano curatore agli anziani saggi, passando per il professore di cultura della scuola di Coroma, raccontano una terra viva che sente e vede grazie agli spiriti della foresta, del mare, dell’uragano e degli animali; e che che parla tramite i suoi eventi naturali come i terremoti, le inondazioni e il riscaldamento globale affrontati oggi con frenetica disperazione. La natura stessa (quale personaggio principale del documentario) accompagna con il suo impatto visivo e la sua energia, nell’analisi culturale del comportamento dell’uomo rispetto all’ambiente in cui vive.

Il docu-film, uscito nell’ottobre 2013 in occasione del festival del cinema del Costa Rica e presentato a Roma nei giorni scorsi all’interno di una rassegna di lungometraggi dedicati al tema della decrescita, ha già ottenuto diversi riconoscimenti come: il Rising star award al Canada international film festival; una menzione speciale al Costa Rica international film festival; una “official selection” all’Environmental film festival Melbourne; una menzione speciale al Rome independent film festival; una “honorable mention” all’International film festival environmental health and culture of Jakarta; una “best documentary feature” (special catergory) all’Eco film fest Sisak (Croazia); una “official selection” all’International film festival of human right (Bolivia); una “official selection” al Dubrovnik film festival; e una “official selection” all’international film festival Cebu (Filippine).

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Redazione