Il cemento non è più un nemico dell’ambiente. A dimostrarlo sono i dati del terzo Rapporto di Sostenibilità dell’Aitec (associazione che unisce i produttori di cemento in Italia) che mettono in luce come nel triennio 2012-2014 siano migliorate le performance ambientali del settore.
Il documento fotografa, infatti, una diminuzione dei principali parametri emissivi, frutto di investimenti mirati in tecnologie di abbattimento degli inquinanti, così come di contro aumenta l’efficienza energetica media degli impianti.
Analizzando i numeri si nota come i consumi termici siano calati del 4% raggiungendo valori pari a 3,6 GJ/t clinker, e come vi sia stato un abbattimento del 19,9% delle emissioni specifiche di ossidi di azoto, del 7,7% degli ossidi di zolfo e del 35,3% delle polveri.
Il tasso di sostituzione delle materie naturali con scarti derivanti da altri processi industriali, inoltre, nel 2014 si è attestato al 6,6% mentre le emissioni di Co2 evitate dal settore grazie all’utilizzo dei combustibili alternativi, che ha registrato un incremento del 3%, sono state superiori a 700.000 tonnellate. Resta tuttavia una nota dolente: in Italia la sostituzione calorica si ferma al 13% rispetto alla media europea che si attesta intorno al 30%.
Quanto all’associazione, è stata la prima di settore, in ambito Confindustria, a redigere un rapporto di sostenibilità, con l’obiettivo di comunicare l’impegno nel minimizzare l’impatto ambientale dei processi produttivi, nonostante la situazione congiunturale che ha portato la produzione dai circa 43 milioni di tonnellate del 2008 ai 21,5 milioni registrati nel 2014.