È ormai imminente l’apertura, a New York, di un centro di ricerca e innovazione della nota azienda italiana che ha deliziato i palati di tutto il mondo, la Ferrero (qui il sito). Sempre più all’avanguardia, andrà ad essere parte integrante del cosiddetto Bridge, cioè il cervello tecnologico della città. Non a caso, la sede operativa si troverà proprio all’interno del campus universitario di Cornell, a Roosvelt Island.
Si tratta di un progetto enorme, di un valore complessivo che si aggira intorno alla cifra di 2 miliardi di euro. I ricercatori, qui, potranno concentrarsi su progetti che punteranno sulla produzione di alimenti innovativi e sostenibili, avvalendosi tra l’altro del prezioso contributo della facoltà di Cornell Tech.
Ferrero punta verso il futuro, dunque, e si comprende bene in tal senso la volontà di ampliare il team di ricerca assumendo laureati provenienti proprio dall’università Cornell.
Già nello scorso giugno, la famosa azienda italiana aveva inaugurato a Singapore il primo centro di innovazione asiatico del Gruppo e questo nuovo lancio rappresenta a tutti gli effetti la volontà di investire in modo sostenibile e innovativo, creando, al contempo, lavoro.
La nuova hub si avvarrà di funzioni strategiche di innovazione per quanto riguarda la salute e la nutrizione, l’impiego di nuove materie prime, la ricerca e lo sviluppo del prodotto e, non ultima, l’attenzione ai bisogni del consumatore. Il team pertanto avrà un approccio multidisciplinare e comprenderà esperti di scienza dell’alimentazione, biotecnologie, nutrizione, bisogni dei consumatori, scienze dei materiali e design.
Decisioni importati che Aldo Uva, Chief Open Innovation Officer e Chief Operating Officer di Ferrero, commenta così: «L’inaugurazione del Centro Innovazione di Singapore nel giugno scorso e la nuova sede di New York a Cornell sono due tappe fondamentali nel nostro approccio strategico all’Open Innovation».