Ammonta a un valore di 520.000 euro il totale delle donazioni, che consistono in prodotti e beni, che l’Hub della stazione di Milano ha ricevuto dalle aziende private con l’obiettivo di aiutare i numerosi migranti in transito nella città.
Il centro, che accoglie ogni giorno un gran numero di persone, da luglio ovvero dalla sua apertura, ha ricevuto aiuti di ogni genere: cibo, indumenti, computer, prodotti per l’igiene e tutto l’occorrente per far fronte alle situazioni di emergenza.
Sono stati circa 30.000 i migranti accolti in 5 mesi e oggi l’Hub – che ha sede negli spazi messi a disposizione da Grandi Stazioni e gestiti dalla fondazione Progetto Arca con il supporto di Terres des Hommes – è un luogo che gode di un’ottima organizzazione per quanto concerne la prima accoglienza.
Ci sono docce – messe a disposizione anche per i senza dimora -, postazioni pc che consentono ai migranti di dialogare con i propri cari rimasti nei paesi d’origine, kit sanitari e dizionari scritti in numerose lingue.
Un sistema di prima accoglienza impeccabile che vede operare in sinergia istituzioni, imprese e Terzo settore. A riguardo l’assessore alle Politiche sociali del Comune di Milano, Pierfrancesco Majorino ha dichiarato: «Lo offriamo come modello da seguire in tutta Italia. Qui si sono sviluppate azioni concrete, trasparenti e positive per tutti, anche grazie ai privati che non si sono girati dall’altra parte».
Di tutti i migranti arrivati a Milano in questi anni, «il 99% non si è fermato in Italia», ha precisato il presidente della Fondazione Progetto Arca, Alberto Sinigallia. «Il nostro obiettivo futuro è quello di aprire, con la disponibilità di Ferrovie, altri 1.400 metri quadrati di questi spazi per accogliere i senza tetto in un centro diurno».
Al coro si è aggiunto anche il garante nazionale dei Diritti dell’infanzia Vincenzo Spadafora che si è rivolto al governo e al parlamento italiani «per approvare al più presto una legge nazionale per regolare l’accoglienza in Italia, ormai non si parla più solo di emergenza».
Il responsabile delle attività sociali di Ferrovie dello Stato, Fabrizio Torella, ha reso noto come «il modello Milano per la gestione e la prima accoglienza dei migranti, con l’Hub creato alla Stazione Centrale, è già stato adottato in Francia alla Gare du Nord, e dal 2016 altri centri nasceranno a Lussemburgo e a Sofia», volendo sottolineare anche come la collaborazione tra gli Stati europei stia man mano migliorando riguardo l’emergenza immigrazione, e dice infatti: «la sinergia è partita dall’asse Italia-Francia, poi è cresciuta e oggi conta 12 reti che lavorano per gestire povertà e flussi migratori».
Il modello Milano si è dunque rivelato vincente, funzionale, solidale e ripetibile.