Tutto pronto per Cop 21, la ventunesima conferenza internazionale per il clima in programma da lunedì 30 novembre a sabato 12 dicembre a Parigi, dove i rappresentanti di 190 Paesi elaboreranno le strategie per contrastare il riscaldamento del pianeta, limitare le emissioni di CO2, arginare i disastri naturali provocati dall’aumento delle temperature nell’atmosfera e negli oceani.
Ed è proprio per sostenere questa battaglia climatica e per far sentire la propria voce in merito che i cittadini di tutto il pianeta prenderanno parte alla Marcia Global per il clima, un evento che si articolerà in oltre 2300 manifestazioni promosse in più di 150 Paesi sotto lo slogan “Tutti insieme, in tutto il mondo, per il clima e per la pace!”.
A cominciare proprio dall’Italia dove a Roma è in programma un grande corteo, promosso da Coalizione italiana per il clima, che partirà alle 14 da piazza Campo de Fiori per concludersi a via dei Fori Imperiali dove alle 17 è in programma un maxi concerto. Sul palco si esibiranno Bandabardò, Piotta, Dolcenera, Meganoidi, Têtes de Bois, Kutzo, Sandro Joyeux, MedFreeOrkestra, La casa del vento, Stag, Anonima Armonisti, Ricky Anelli, Zio Felp, Andrea Rivera, Giobbe Covatta e Luca Abete. In via dei Fori Imperiali confluiranno anche i partecipanti di “In bici per il clima”, dopo aver attraversato a pedali l’Appia antica e quelli di Corri per il verde-Corri per il clima che dalla mattina partecipano all’iniziativa podistica nel Parco del Pineto.
Nessuna manifestazione, invece, sarà possibile a Parigi per decisione del governo francese a seguito degli attentati del 13 novembre. Nonostante il divieto, tuttavia, sarà inscenata una marcia simbolica con migliaia di scarpe posizionate lungo il percorso che era stato previsto per il corteo.
La Marcia per il clima assumerà forme variegate anche in altri Paesi del mondo, come in Nuova Zelanda, con una spettacolare Haka di massa, la tradizionale danza maori, nelle Filippine che ospiteranno manifestazioni nelle sei maggiori città per ricordare i devastanti cicloni di cui sono spesso vittime gli abitanti, a San Paolo del Brasile, dove il ritmo delle percussioni invaderà le strade. In strada anche i cittadini di Beirut, dove le piogge torrenziali attese verranno contrastate con migliaia di ombrelli colorati, i masai della Tanzania, i berlinesi che si daranno appuntamento sono la Porta di Brandeburgo, e i 5000 ciclisti che attraverseranno Città del Messico.