“A casa lontani da casa”: il progetto che va incontro ai malati fuori sede

Rispondere al bisogno di ricerca di un alloggio adeguato e a costi contenuti da parte di più di 100.000 persone, tra malati e familiari accompagnatori, che ogni anno si recano a Milano per essere curati in strutture sanitarie specializzate, è l’ammirevole obiettivo del progetto “A casa lontani da casa”.
Il progetto nasce nel 2013 dal mondo del no profit, in particolare dal grande impegno di quattro associazioni, da tempo attive nel sostenere e aiutare i malati: Prometeo, AVO Milano, LILT Milano, CasAmica. Nello specifico, si tratta di una rete di accoglienza che dà alloggio alle persone, che da ogni parte d’Italia giungono nel capoluogo lombardo per curarsi, e ai loro familiari, che non hanno disponibilità economica per provvedere ad affittare una casa.

Attualmente le strutture che fanno parte della rete sono tutte enti non profit, senza fini di lucro e sono state visitate per valutarne l’adeguatezza a parametri standard. Gli alloggi sono aperti ai pazienti in cura presso una struttura ospedaliera e al parente accompagnatore. La ricerca della casa è effettuabile attraverso due semplici modalità:

visitando il sito www.acasalontanidacasa.it è possibile cercare l’alloggio più appropriato, scegliendo la tipologia di casa o specificando l’ospedale di riferimento. Per capire la disponibilità e le modalità di prenotazione è necessario prendere contatto con la singola casa;
chiamando il numero verde 800 16 19 52, servizio offerto dal Gruppo Filo diretto, è possibile parlare con un operatore che segnalerà la casa che più corrisponde ai requisiti richiesti.

Nell’arco di vita del progetto “A casa lontani da casa” (2013-2015) ci sono state 5.000 chiamate verso il numero verde, 57.000 sessioni sul portale per richieste di informazioni. Il numero di posti letto offerti ai malati e ai loro familiari oggi arriva a 1.200 e il numero complessivo di pernottamenti è salito da 98.000 del 2013 a 117.000 del 2014. Un gran risultato raggiunto per un servizio indispensabile ad allievare i disagi per la lontananza da casa, dai propri affetti e le difficoltà economiche che si trovano a dover fronteggiare le famiglie dei pazienti.

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Redazione