A Cosenza sbarca la mostra a fumetti Mc Mafia

E’ stata inaugurata ieri presso il Museo del Fumetto di Cosenza “Mc Mafia”, la mostra racconto su mafia, camorra e ‘ndrangheta nella storia del fumetto che sarà possibile visitare fino al 26 marzo.

La mostra è stata realizzata per i dieci anni dell’Associazione daSud, e dopo il successo riscontrato nella prima tappa presso il Museo di Roma a Trastevere (leggi l’articolo), adesso è la volta di Cosenza.

Dietro la mostra c’è un gran lavoro di ricerca. All’interno del museo, infatti, ci sono circa 90 opere originali di più di 40 autori: dalle storie fantastiche di Dylan Dog alla reale esperienza di don Peppe Diana, Peppino Impastato, Falcone e Borsellino e molti altri ancora. Lo scopo è quello di mostrare come i fenomeni criminali siano stati raccontati durante gli anni e come sia cambiato l’immaginario artistico e collettivo su tali tematiche. Spaziando dalla narrativa pura al giornalismo d’inchiesta e alla satira.

Mc Mafia si divide in particolare in tre sezioni: la prima racchiude le strip create nel secondo dopoguerra, con le tavole di personaggi memorabili come appunto Dylan Dog in cui appaiono rappresentazioni surreali del fenomeno mafioso e si prosegue poi con le avventure poliziesche dell’agente della squadra omicidi della polizia di New York, Nick Rider, il famoso personaggio nato dalla matita di Claudio Nizzi; la seconda sezione è invece dedicata alla satira e realizzata grazie all’aiuto dei giornalisti Giampiero Cardarella e Sergio Nazzaro. Ospita le opere di autori come Riccardo Mannelli, Natoli, Mauro Biani e Natangelo: la mafia in questi casi non è più rappresentazione del male ma racconto della realtà, cronaca del quotidiano e memoria da custodire nel tempo in cui le mafie si sono radicate in Italia; infine, la terza e ultima sezione narra il presente attraverso l’esposizione di tavole tratte da fumetti più attuali. Il maggior interesse e sensibilità verso le tematiche dell’antimafia riscontrato negli ultimi anni nel nostro Paese, ha infatti portato tanti fumettisti a mettere da parte il racconto di “padrini” e “picciotti” per disegnare vita e memorie delle persone che hanno provato a combattere le mafie. È il caso appunto delle “graphic novel” pensate dall’Associazione daSud ed edite nella collana “Libeccio” di Round Robin Editrice oppure come nelle monografie pubblicate da Becco Giallo con fumetti dedicati alla vita di Pippo Fava, Peppino Impastato, Don Peppe Diana e altri grandi eroi dell’antimafia.

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Redazione