Selezionare la corsa del taxi sul proprio smartphone, effettuare il pagamento con un click e condividere spese e percorso con altri clienti interessati allo stesso tragitto. E’ quanto sarà possibile fare da questa settimana a Mestre (Venezia), prima città al mondo a sperimentare questa iniziativa, grazie al servizio di taxi condiviso “on demand”.
Il progetto completamente “made in Italy” è possibile attraverso “MVMANT”, app altamente innovativa per la mobilità sostenibile. A gestire il servizio in città è la cooperativa artigiana Radiotaxi Venezia Mestre, in partnership con Edisonweb, la società catanese che ha ideato e sviluppato l’applicazione e la relativa piattaforma di gestione premiata in tutto il mondo.
Si tratta di un sistema smart di trasporto pubblico in condivisione e su richiesta, disponibile per tragitti definiti ma adattabile dinamicamente alla domanda. Il cittadino può prenotare e pagare la corsa direttamente tramite il proprio smartphone, conoscendo così sin da subito tratta e relativi costi, che sono contenuti e stabiliti sulla base del chilometraggio effettivo del percorso (0,85 € al kilometro).
La piattaforma permette di organizzare con efficienza in un’unica corsa il trasporto di più persone con le medesime esigenze di tragitto, perché è in grado – grazie a un algoritmo di intelligenza artificiale – di geolocalizzare in tempo reale le richieste degli utenti o di prevederle a seconda di variabili valutate statisticamente, come ad esempio giorno della settimana, stagione e condizioni meteo, eventi in corso.
L’idea alla base del progetto veneziano, che parte in fase sperimentale con due linee e quattro auto taxi, è quella di coprire principalmente gli spostamenti casa-lavoro e casa-scuola, con un servizio attivo dal lunedì al venerdì, dalle ore 7.30 alle 20.
Prima della sperimentazione è stato promosso anche un sondaggio che ha consentito di elaborare dei percorsi sulla base delle esigenze di circa mille utenti che, iscrittisi alla piattaforma, hanno partecipato all’indagine conoscitiva. Oltre l’80% degli intervistati sarebbe disposto a rinunciare a un’automobile di famiglia se la propria città offrisse un sistema di trasporto urbano capillare ed efficiente.
Un sistema che dunque, se da un lato rende più agevole la vita dei pendolari, dall’altra strizza l’occhio all’ambiente.
«Sentivamo da tempo l’esigenza di un’iniziativa nel territorio che promuovesse un cambiamento nella modalità di spostamento delle persone, e sin da subito abbiamo creduto molto nella portata di MVMANT», spiega Gabriele Stevanato, presidente della cooperativa Radiotaxi Venezia Mestre. «Anche per sollecitare nuove politiche di mobilità, abbiamo deciso di investire risorse nel progetto, che siamo convinti potrà avere notevoli ricadute positive ambientali per la nostra città, terza in Italia secondo Legambiente per i giorni di sforamento dei limiti di concentrazione di Pm10 nell’aria».
«MVMANT è il primo caso al mondo che vede la piena integrazione di un’app per la mobilità condivisa e un servizio di taxi tradizionali e autorizzati», aggiunge Riccardo D’Angelo, fondatore e ceo di Edisonweb. «Mestre procederà di poco il lancio a Dubai, dove la locale autorità dei trasporti RTA ha selezionato la nostra piattaforma per tagliare la congestione del traffico del 20% e ridurre le emissioni di Co2 del 30%».