Già prima dell’estate, la Caritas ambrosiana, in collaborazione con il Comune di Milano, aveva lanciato un annuncio per reclutare una squadra di volontari in grado di far fronte “all’emergenza anziani”, soprattutto in agosto, quando il clima è più afoso e aumentano i rischi per la salute e quelli legati all’isolamento sociale.
Molti milanesi hanno prontamente aderito all’appello ma la novità di quest’anno è che accanto alla squadra dei personal shopper ci saranno anche 6 persone richiedenti asilo, attualmente ospiti della rete di accoglienza della Diocesi di Milano. I compiti dei 6 nuovi volontari consistono nel portare a casa la spesa, accompagnare gli anziani dal medico o, più semplicemente, far loro compagnia durante una passeggiata. Saranno un aiuto prezioso, come ha dichiarato la stessa Caritas, soprattutto in questo periodo dell’anno in cui molti cittadini lasciano Milano per le ferie annuali e gli anziani corrono rischi più evidenti di isolamento.
I 6 profughi sono 4 uomini e 2 donne – tutti giovanissimi con un’età compresa tra i 18 e i 26 anni – e provengono tutti dall’Africa: Nigeria, Somalia e Congo. La maggior parte di loro si trova nel nostro Paese dallo scorso anno, quando si sono imbarcati dalla Libia per raggiungere le nostre coste.
Una volta a Milano, sono stati accolti dalla Diocesi della città che li ha ospitati negli appartamenti messi a disposizione dalle parrocchie e qui hanno imparato l’italiano, grazie ai corsi di alfabetizzazione tenuti dai volontari. «Hanno tutti aderito di buon grado alla nostra proposta, perché l’hanno interpretata come un’occasione per rendersi utili agli altri e dimostrare di saper dare e non solo ricevere. Ma in questi giorni segnati dall’orrore, questa esperienza può essere un segno di speranza, utile a tutti per ricordarci i valori della nostra convivenza senza cedere alla paura», ha detto Luciano Gualzetti, il direttore di Caritas Ambrosiana.
I volontari sono stati scelti a partire da un criterio fondamentale, ossia un livello di conoscenza sufficiente della lingua italiana, presupposto fondamentale per poter comunicare, anche se ognuno di loro sarà affiancato da un personal shopper, proprio per meglio comprendere il tipo di esperienza che svolgeranno.
Ricordiamo che la figura del personal shopper è stata un’idea molto ben riuscita proposta proprio dall’Associazione volontari di Caritas Ambrosiana in occasione del “piano anti-caldo” del Comune di Milano. Già dal 1° agosto operano 58 volontari tra insegnanti e professionisti. Persone con un’età media di 40 anni che hanno scelto di dedicare il periodo dedicato alle vacanze o al riposo al supporto delle persone in difficoltà. Da oggi questa squadra potrà contare anche sull’aiuto dei profughi che, in attesa della richiesta di asilo presentata, potranno rendersi utili agli altri e, allo stesso tempo, vivere un’esperienza di grande valore sociale.