Da oggi sarà possibile acquisire diversi dati ambientali, petrologici e geofisici su suolo e sottosuolo, importantissimi in agraria, nell’agricoltura di precisione, nel monitoraggio ambientale, nella geotecnica, ingegneria civile, archeologia, esplorazione mineraria, grazie a Petrorov, il primo robot capace di fare rilievi geologici e analisi fisiche e chimiche del suolo in maniera del tutto autonoma. Si tratta del progetto della spin off dell’Università di Siena, PetroLogic Synergy, che sarà presentato il 7 e 8 luglio 2016 a Smau Firenze, presso Firenze Fiera.
L’innovativa idea è di Eleonora Strada, dottore di ricerca in Scienze polari e paleomagnetismo dell’Università di Siena. Il prototipo sperimentale è stato sviluppato con Franco Maria Talarico, docente del Dipartimento di scienze fisiche, della terra e dell’ambiente, mentre lo sviluppo completo del robot sarà frutto della collaborazione con Riding Engineering srl, e con il coinvolgimento di diversi dipartimenti dell’Ateneo, e centri di ricerca nazionali e stranieri.
Il primo prototipo è già dotato di strumenti in grado di misurare in maniera precisa resistività e suscettività magnetica, i parametri più impiegati nelle ricerche di acqua nel sottosuolo, nelle ispezioni di archeologia preventiva e in altri studi. Ciò comporterà a una maggiore affidabilità dei risultati e a un considerevole risparmio di tempo.