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Acqua potabile alle Maldive grazie ai ricercatori dell’Università Bicocca di Milano

Quanto è importante disporre di acqua pulita per la propria salute e per ottimizzare il funzionamento di alcuni macchinari? Se lo sono chiesto gli studiosi dellUniversità di Milano-Bicocca anche alla luce della presenza di un centro di ricerca e formazione presente alle Maldive. E la risposta è stata univoca: è fondamentale!

Per questa ragione l’Università lombarda ha deciso di installare un dissalatore dell’acqua a Magoodhoo, sull’atollo maldiviano di Faafu, che consentirà di fornire acqua pulita e potabile agli abitanti dell’isola e al Marhe Center, il centro di ricerca universitario presente sull’isolotto. L’iniziativa è stata annunciata nei giorni scorsi all’interno dell’Italian Pavillion di Marrakech (Marocco), nell’ambito di Cop22, la Conferenza internazionale sul clima.

Il progetto nasce proprio dalla sinergia tra l’Università di Milano-Bicocca, il governo italiano e il governo maldiviano, ma un ruolo chiave è stato giocato anche dagli abitanti dell’isola di Magoodhoo che sono stati coinvolti nella decisione.

Il desalinizzatore fornirà acqua pulita alla popolazione dell’isola che attualmente non dispone di acqua potabile e al Marhe Center, migliorando sensibilmente l’igiene e la sicurezza nella preparazione di cibi e bevande, con conseguenti ricadute positive sulla salute degli abitanti che saranno meno esposti alle malattie legate alle acque contaminate.

L’impianto, inoltre, renderà Magoodhoo indipendente dalle altre isole per l’approvvigionamento dell’acqua e consentirà di migliorarne la qualità utilizzata nella preparazione delle malte per la costruzione degli edifici.

Importanti ricadute positive anche per il centro di ricerca dell’Università Bicocca che grazie al macchinario potrà utilizzare acqua potabile per ottimizzare le prestazioni delle attrezzature di laboratorio e delle altre apparecchiature che necessitano dell’acqua per il loro funzionamento, come lavatrici e caldaie, attualmente soggette a una maggiore usura.

L’impianto si comporrà di due parti: una all’interno del Marhe Center Bicocca, l’altra all’esterno. Quest’ultima sarà una vera e propria casa dell’acqua pubblica, con tanto di panchine e fioriere, dove la popolazione potrà rifornirsi gratuitamente d’acqua.

L’innovazione dell’impianto è rappresentata anche dall’utilizzo di energia rinnovabile per il suo funzionamento, attraverso l’impiego di pannelli solari termici e fotovoltaici applicati alle strutture esistenti del Marhe Center, il quale ospiterà anche il locale tecnico e il deposito di acqua potabile interrato.

La conclusione dei lavori per la realizzazione dell’impianto, che sarà affidata a manovalanza locale, è prevista per marzo 2017.

Durante tutte le fasi del progetto, l’Università di Milano-Bicocca, in collaborazione con la Maldive National University, condurrà attività di ricerca con un approccio multidisciplinare. In particolare, i geologi ricostruiranno i cambiamenti climatici che si sono verificati alle Maldive, attraverso l’analisi di una carota di 40 metri che sarà estratta durante la perforazione del bacino dell’acqua. Gli ecologi marini, invece, si occuperanno di studiare la comunità biologica marina che popola le barriere per valutare che non ci siano impatti sui coralli presenti nelle zone di emissione delle acque reflue dell’impianto. Un ulteriore campo di ricerca riguarda le analisi chimico-fisiche che verranno effettuate sull’acqua filtrata per testarne la qualità. Il Dipartimento di Scienze umane per la formazione, infine, promuoverà un progetto educativo sull’utilizzo dell’acqua per sensibilizzare la popolazione di Magoodhoo.

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Redazione