Si chiama Africa Athletics ed è un progetto che nasce con l’obiettivo di utilizzare lo sport e il gioco come strumenti per educare e responsabilizzare i bambini e i giovani che vivono in condizioni precarie, aiutandoli ad affrontare problematiche di povertà, conflitti e malattie.
L’iniziativa, promossa da 3 giovani ragazzi di Pavia – Enrico Tirel, Mario Pavan e Luigi Vescovi– è da poco approdata sulla piattaforma di crowdfunding SportSupporter con lo scopo di raccogliere i fondi necessari per insegnare atletica in Malawi e costruire una pista per praticare questo sport. La campagna, che rimarrà attiva fino al prossimo 26 luglio, ambisce a raccogliere 4 mila euro.
Africa Athletics è, dunque, un progetto di educazione attraverso l’atletica volto a promuovere e favorire percorsi di crescita collettiva, collaborazione reciproca e inclusione sociale. L’iniziativa, che si svolgerà in Malawi, località Monkey Bay, è impostata su giornate divise in due momenti fondamentali: il primo, al mattino, nel quale si tiene un corso dedicato agli insegnanti delle primary school interessate alle attività, il secondo, nel pomeriggio, nel quale i neo coach possono testare le competenze con i bambini. In questo modo è possibile dare un seguito alle attività che ogni settimana verranno riprese durante le ore di educazione fisica a scuola.
«L’anno passato», spiega uno dei promotori del progetto, Mario Pavan, «la pista era di 200 metri e 3 corsie, disegnata da noi con del talco sul campo messo a disposizione da una scuola del luogo e veniva adattata alle esigenze diventando ogni giorno sempre più viva. Il culmine delle attività si raggiungeva il venerdì con le Olimpiadi, evento che richiamava circa 70 bambini che si battagliavano fino all’ultimo la vittoria. Ovviamente, grazie anche all’aiuto dei donatori, quest’anno la nostra intenzione è quella di migliorare le conoscenze dei coaches coinvolgendone di nuovi, aumentando così anche il volume di bambini e il numero di scuole interessate al progetto, promuovere una campagna di borse di studio che partirà, fondi permettendo, l’anno prossimo, sperando di riuscire ad avere più volontari disposti a recarsi sul posto per la gestione delle attività e di creare un luogo di ritrovo in cui ci sia una pista 365 giorni all’anno».
Per lanciare la loro campagna di crowdfunding, i tre giovani promotori non potevano non scegliere SportSupporter, la prima piattaforma di crowdfunding sportivo in Italia, nata con il preciso obiettivo di promuovere il benessere delle associazioni sportive e delle comunità locali ponendosi come facilitatore per la raccolta fondi. Con lo scopo di aiutare le associazioni sportive a 360°, SportSupporter svolge inoltre attività di sensibilizzazione e coinvolgimento di aziende private, fondazioni e istituzioni che intendano impegnarsi a favore delle associazioni sportive con azioni di sponsorizzazione, patrocini o supportando direttamente progetti attivi di raccolta fondi.