Secondo Frost & Sullivan, l’Africa nel prossimo futuro rappresenterà l’ultima frontiera della crescita economica, energetica e digitale «destinata a diventare la seconda regione in più rapida espansione da qui al 2025, con un prodotto interno lordo di 4,5 trilioni di dollari».
In previsione di ciò è cruciale dotare la popolazione giovane di strumenti e conoscenze sull’universo digitale e sul coding, tecnologia che serve a comandare e controllare i calcolatori, apparati e sistemi digitali come robot, smartphone, sensori e reti.
Seguendo questo incipit, il gruppo Sap, con l’iniziativa “Africa Code Week”, ha permesso nei mesi scorsi a migliaia di giovani tra gli 8 e i 24 anni in ben 17 Paesi africani di prendere parte a workshop e lezioni online sull’alfabetizzazione digitale e sull’informatica.
I dipendenti dell’azienda si sono dunque trasformanti in volontari di formazione e hanno permesso al progetto di raggiungere grandi numeri: oltre 88.000 tra ragazzi e bambini sono stati infatti al centro dell’Africa Code Week.
Il presidente della Sap Europa, Medio Oriente e Africa, Franck Cohen ha commentato: «I giovani africani spingono il mondo delle aziende a rinnovarsi, a operare in maniera più semplice, veloce, smart e sostenibile, quindi se dotiamo i giovani delle migliori tecnologie, fornendo loro le competenze che il mercato del lavoro richiede, insegneremo alla prossima generazione a realizzare progetti incredibili».
Un’opportunità unica per i giovani che vivono nelle aree più povere del continente africano, che hanno potuto partecipare alle lezioni avendo a disposizione il sistema Scratch, la cui caratteristica è quella di rendere accessibile a tutti la programmazione, usato attualmente da milioni di ragazzi in tutto il mondo per la creazione e condivisione di storie interattive, giochi e animazioni.
Il coding sarà tra le tecnologie più utilizzate in futuro e, questa volta, anche l’Africa potrà essere protagonista.