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Agenda 2030 e Miur – Presentato il Piano per l’Educazione alla Sostenibilità

Dall’inizio del suo mandato, la ministra Valeria Fedeli è riuscita a convertire obiettivi ambiziosi in realtà che, a torto o a ragione, sono riusciti a soddisfare o perfezionare problematiche, magari sospese, relative all’istruzione scolastica, universitaria e all’alta formazione artistica, musicale e coreutica, alla ricerca scientifica e tecnologica sulle quali la ministra ha puntato molto e i tecnici del ministero hanno e stanno ancora lavorando.
Ed ora, ecco che il 28 luglio di quest’anno si aggiunge un altro tassello di notevole interesse: la presentazione a Roma, presso il Ministero dell’Istruzione, del Piano per l’Educazione alla Sostenibilità che riprende gli obiettivi di Sviluppo Sostenibile di Agenda 2030.

Scopo del Piano è quello di trasformare il sistema di istruzione e formazione – dalla scuola al mondo della ricerca – in agente di cambiamento verso un modello di sviluppo sostenibile, facendo in modo che in ognuno degli ambiti di intervento le politiche del Miur siano coerenti con i 17 obiettivi dell’Agenda 2030, documento siglato dalle Nazioni Unite durante l’Assemblea Generale ONU del 25 settembre 2015 contenente tutti gli step che dovranno essere realizzati a livello globale entro il 2030 per costruire società eque, sostenibili e prospere.

Ma di cosa parliamo? Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile è un programma d’azione per le persone, il pianeta e la prosperità e ingloba appunto questi 17 Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile – Sustainable Development Goals, SDGs – in un grande programma d’azione per un totale di 169 ‘target’ o traguardi.
Ban Ki Moon , Segretario Generale alle Nazioni Unite, ha dichiarato che :«La nuova Agenda è una promessa fatta dai leader a tutti i popoli. E’ un’Agenda per le persone, per porre fine alla povertà in tutte le sue forme, un’Agenda per il pianeta, la nostra casa comune» e impegna società civile e singoli verso un nuovo modello di sviluppo sostenibile.
Oggi la sostenibilità ha 3 dimensioni: AMBIENTE – ECONOMIA – SOCIETA’ con un approccio alle politiche in un’ottica di medio-lungo periodo, con una attenzione alle implicazioni delle azioni su più piani e in un’ottica trasversale e multidimensionale.
Il Piano per l’Educazione sostenibile è coerente anche con la Strategia Nazionale di Sviluppo Sostenibile, prevista dalla legge 221 del 2015, ed è stato elaborato dal Gruppo di lavoro “Scuola, Università e Ricerca per l’Agenda 2030”, che si è costituito l’11 maggio di quest’anno ed è composto da esperte ed esperti e vertici del Ministero, coordinati da Enrico Giovannini. Il team ha predisposto un Piano di azioni trasversale agli obiettivi dell’Agenda che riguardano tutto lo spettro di attività del MIUR.
Quindi 20 azioni sudivise per 4 Macroaree quali:
1. Edilizia e ambienti/strutture e personale del Miur:
2. Didattica e formazione delle e dei docenti;
3. Università e Ricerca;
4. Informazione e Comunicazione.

Nell’ambito delle su menzionate macroaree, il piano prevede delle azioni principali: infatti saranno inseriti requisiti di sostenibilità degli edifici tra i criteri per la realizzazione degli interventi nella programmazione dei fondi PON, dei poli innovativi per l’infanzia, del Piano triennale nazionale, nel bando per gli Arredi innovativi e nel bando per i Fondi per Edilizia AFAM (Alta formazione artistica, musicale e coreutica).
Inoltre il Piano prevede la destinazione di 5 milioni di euro per finanziare interventi di efficientamento energetico delle scuole progettati dalle ragazze e dai ragazzi durante percorsi di Alternanza o percorsi di educazione ambientale.
Per un MIUR sostenibile, sarà predisposto assieme a ENEA un piano di interventi per l’efficientamento energetico delle strutture centrali del Miur più la predisposizione di un piano di riduzione dei consumi, degli sprechi e degli scarti alimentari.
Per l’Alternanza per l’efficienza, sarà predisposto un protocollo per l’Alternanza scuola-lavoro con ENEA, per percorsi durante i quali studentesse e studenti possano partecipare a progetti di valutazione energetica delle scuole.
La legge 440 sarà orientata verso tutti gli obiettivi dell’Agenda 2030, con un percorso unitario e coerente, per costruire sempre più una scuola che sia strumento per la sostenibilità sociale, economica e ambientale.
Saranno lanciate nei prossimi giorni le Linee guida relative al comma 16 della Buona Scuola (art. 1 L. 107/2015) per contrastare stereotipi, violenza e discriminazioni in linea con la Convenzione di Istanbul.
Tra le azioni si prevdono anche per studentesse e studenti, in base alla condizione economica delle famiglie di appartenenza, borse di mobilità internazionale, finanziate dal Fondo Giovani, per favorire una formazione di qualità e permettere questa esperienza a chi, altrimenti, non potrebbe accedervi.
Verranno stanziate 65 borse di dottorato su ambiti di ricerca coerenti con l’Agenda 2030 e con la Strategia Nazionale, costruiti insieme da Università e territori.
si prevedno incentivi all’iscrizione per studentesse delle clasi di laurea di interesse nazionale. E poi saranno aumentati i fondi per l’accesso alla formazione superiore delle studentesse e degli studenti disabili oltre il 66% e con disturbi specifici di apprendimento.
E per la Ricerca saranno emanate Linee guida per orientare tutti i fondi (POC, PTA, Piano Stralcio Ricerca Innovazione, ecc.) verso progetti orientati alla sostenibilità. E poi la diffusione dell’Agenda 2030 nelle scuole dove sarà organizzato un hackathon (evento) per le superiori utile a stimolare i ragazzzi a confrontarsi per costruire l’agenda della propria scuola con azioni e progetti da realizzare.
Insomma parliamo di un pot-pourri di iniziative che complessivamente non esauriscono l’impegno del MIUR ma sono solo l’inizio di un percorso perchè l’impegno è quello di fare in modo che lo stesso MIUR diventi il più importante vettore di trasformazione verso un modello di sviluppo sostenibile, giusto e inclusivo.

“È motivo di orgoglio per me – ha dichiarato la Ministra Fedeli – presentare il Piano per l’Educazione alla Sostenibilità, primo contributo strutturato dei Ministeri per l’attuazione degli obiettivi dell’Agenda 2030. Uno dei primi atti dal mio insediamento è stata la creazione del Gruppo di lavoro che ha prodotto questo importante documento. Scuola, università e mondo della ricerca sono centrali nella promozione di forme di  sviluppo sostenibile. Il sapere è elemento trasversale per il cambiamento: migliora conoscenze, competenze, stili di vita. Diffonde modelli virtuosi di produzione e consumo sostenibili e una cittadinanza consapevole e attiva. E investire sulle nuove generazioni, le cittadine e i cittadini del domani, vuol dire agire sul lungo periodo per far sì che passi in maniera radicale questo cambiamento di paradigma. L’Agenda 2030 pone come quarto obiettivo l’educazione di qualità. Stiamo agendo e continueremo a farlo per conseguire questo risultato. Ma siamo convinti che il Miur, in quanto Ministero cui spetta il compito di scegliere strategicamente nel campo dell’educazione e dell’istruzione, possa essere vettore per diffondere la sostenibilità in ogni campo della società e sostenerla dal punto di vista culturale e tecnologico. Il Piano presentato oggi risponde a questa volontà e a questa visione”.

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Maria Pia Rana