Come ogni anno, da quasi un secolo, il 31 ottobre verrà celebrata la Giornata mondiale del risparmio. Si tratta di una ricorrenza nata nel corso del primo Congresso internazionale del risparmio, organizzato dall’Associazione mondiale delle Casse di Risparmio nell’ottobre 1924 a Milano. In quell’occasione, i rappresentanti di 29 Paesi, su proposta dell’economista italiano Maffeo Pantaleoni, decisero di proclamare questa giornata con l’obiettivo di promuovere la consapevolezza verso l’attività di risparmio. La prima ricorrenza si celebrò il 31 ottobre 1925, esattamente 90 anni fa.
Alla vigilia di questa importante ricorrenza intendiamo riproporre il decalogo sulla “finanza che vogliamo” elaborato dal Credito Cooperativo italiano nel dicembre 2011. Un documento attraverso il quale le BCC intendono ribadire il proprio impegno nell’agire responsabilmente per il rilancio dell’Italia.
- Responsabile. Una finanza responsabile, sostenibile, responsabilmente gestita e orientata al bene comune. Interpretata da persone capaci di incarnare valori ed essere buon esempio per il perseguimento della reale utilità della comunità.
- Sociale. Attenta ai bisogni della società. Capace di guardare oltre se stessa. Nella consapevolezza che lo sviluppo è una variabile dipendente del ben-essere. Le banche crescono, e diventano esse stesse “attrici” di sviluppo, se fanno crescere i territori e le economie locali intorno a sé.
- Plurale. Composta di soggetti diversi, per dimensione, forma giuridica, obiettivi d’impresa. Perché la diversità è ricchezza.
- Inclusiva. La finanza promuove, offre strumenti per costruire il futuro. Per questo deve essere aperta ed avere l’obiettivo di integrare nei circuiti economici e partecipativi.
- Comprensibile. La finanza deve abitare le piazze. Deve parlare il linguaggio comune delle persone. Essere trasparente.
- Utile. Non autoreferenziale, ma al servizio. Per consentire alle persone di raggiungere i propri obiettivi di crescita individuale e collettiva.
- Incentivante. Una finanza capace di riconoscere il merito e di darvi fiducia. In grado di innescare processi virtuosi di sviluppo e di generare emulazione positiva.
- Educante. Deve rendere capaci di gestire il denaro, nelle diverse fasi della vita, con discernimento e consapevolezza. Che educhi a gestire il denaro nel rispetto della legalità e del bene comune.
- Efficiente. Che sia in grado di accompagnare e sostenere processi di crescita complessi, sfide imprenditoriali, progetti di vita.
- Partecipata. Nella quale un numero diffuso di persone abbia potere di parola, di intervento, di decisione. Nel rispetto della più elementare esigenza degli individui: quella di immaginare il futuro e di contribuire fattivamente a realizzarlo.