All’iniziativa hanno partecipato l’ex Presidente dell’Uruguay, Josè Mujica, il ministro Maurizio Martina, diversi esponenti parlamentari e i rappresentanti di tutte le organizzazioni agricole.
«Agricoltura sociale e microcredito sono strumenti concreti di inclusione e di cittadinanza», ha spiegato il ministro Martina, «da qui l’importanza di legare l’Expo 2015 al tema dell’Agricoltura sociale come nuovo strumento di cittadinanza. E nel bisogno di cambiare i modelli agricoli, questa Esposizione Universale sta aumentando il livello di consapevolezza dei cittadini. L’agricoltura sociale è un passo in avanti per far diventare questi temi protagonisti».
Il ministro, inoltre, ha ricordato l’approvazione, lo scorso 5 agosto, della legge sull’Agricoltura sociale, che entrerà in vigore mercoledì prossimo. «Con questa legge abbiamo fatto fare al sistema un passo avanti. Ora si tratta di capire come implementarla, e gli strumenti del microcredito possono essere molto utili».
Si tratta di un’esperienza centrale per la costruzione di un modello di società più equa e giusta, anche e soprattutto per i Paesi in via di sviluppo. Come spiega anche l’ex presidente José Mujica, conosciuto come il presidente povero perché scelse di donare ai bisognosi il 90% del suo stipendio statale e di far dormire nella dimora presidenziale i senzatetto, «in un mondo ricco dove la ricchezza non è distribuita in maniera equa, l’agricoltura sociale può essere un rifugio per reinserire le persone, sostenendo i piccoli produttori con tecnologie e innovazioni efficaci».
Questa settimana a New York saranno discussi dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite gli Obiettivi del Millennio, e la prossima consegna della Carta di Milano permetterà all’Italia di essere protagonista nel dibattito internazionale sui modelli agricoli anche dopo Expo Milano 2015.