È partita la campagna di raccolta fondi telefonica “Al di là dei muri”, promossa dal Consiglio italiano per i rifugiati (Cir) per sostenere percorsi di inclusione a favore di richiedenti asilo, profughi e vittime di tortura. Fino al 9 aprile, dunque, potrete donare 2 euro al numero 45503 con un semplice sms inviato da cellulari Tim, Vodafone, Wind, 3, PosteMobile, CoopVoce e Tiscali; donare 2 euro per ogni chiamata fatta allo stesso numero da rete fissa Vodafone e TWT; e 2/5 euro per ciascuna chiamata fatta allo stesso numero da rete fissa TIM, Infostrada, Fastweb e Tiscali.
Il Consiglio italiano per i rifugiati opera dal 1990 per favorire l’accesso alla protezione delle persone che scappano da guerre e persecuzioni e per contribuire a costruire condizioni di accoglienza e integrazione dignitose, nel rispetto dei diritti umani. In venticinque anni di attività l’organizzazione umanitaria ha assistito più di 120mila persone e ha contribuito a riabilitare circa 4 mila vittime di tortura.
I fondi raccolti, infatti, serviranno a promuovere percorsi di inserimento socio-lavorativo e di sostegno all’uscita dai centri di accoglienza per i rifugiati, opportunità reali di riabilitazione delle vittime di tortura grazie a cure mediche e psicologiche specializzate, servizi di protezione legale e inserimento scolastico per i minori non accompagnati.
Come racconta il presidente del Cir, Roberto Zaccaria: «Ogni giorno migliaia di persone continuano a fuggire da guerre e violenze: troppi perdono la vita in mare, tra di loro molti bambini. Le continue immagini dei loro viaggi, naufragi e arrivi sono la testimonianza di un dramma che ci riguarda tutti. Costruire muri non può essere la soluzione, ma neanche aprire solamente le porte. Crediamo nei Ponti, nelle Porte e nella Protezione. Ponti per non morire in mare, Porte per favorire l’incontro. Ma dietro quelle porte devono esserci opportunità e soluzioni possibili, percorsi di integrazione reali e sicuri: apprendimento della lingua e della cultura, formazione, lavoro, riabilitazione delle vittime di tortura, riunificazione di famiglie separate, accoglienza per i bambini non accompagnati. Facilitando l’integrazione possiamo garantire protezione e una serena convivenza».
La campagna solidale è sostenuta anche da personaggi noti del mondo dello spettacolo come Monica Guerritore, Claudio Amendola e Alessio Boni. E poi anche da rappresentanti del mondo dello sport con la partecipazione della Federazione Italiana Pallacanestro.