I motociclisti che mettono il casco sono 9 su 10, gli automobilisti che utilizzano il seggiolino per bambini sono 4 su 10, al Sud usano le cinture di sicurezza soltanto 1 su 3 e quasi nessuno utilizza le cinture posteriori. Questi sono alcuni dei principali esiti del sistema di sorveglianza su strada dell’impiego dei dispositivi di sicurezza effettuato nell’ambito del progetto Ulisse, condotto dall’Istituto Superiore di Sanità in collaborazione con il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.
La rete di rilevazione ha permesso di indagare sull’utilizzo delle cinture di sicurezza anteriori, cinture di sicurezza posteriori, casco sulle due ruote motorizzate, seggiolini per bimbi e cellulare alla guida provenienti da 19 città distribuite su tutto il territorio nazionale che riguardano una popolazione residente di più di 9 milioni di abitanti, pari al 14,8% della popolazione italiana.
Nello specifico, le rilevazioni, realizzate in zona Urbana Centrale (UC), Urbana Periferica (UP) e in alcuni casi anche Extraurbana (EXT), hanno riguardato più di 185 mila utenti e per la maggior parte si tratta di analisi concernenti l’utilizzo delle cinture anteriori e del cellulare durante la guida di un mezzo. Le realtà più monitorate sono state quelle del Nord e del Sud.
Dal rapporto si legge che le aree di criticità riguardano l’uso delle cinture posteriori che in media tocca una percentuale poco superiore al 10%, l’impiego dei seggiolini per bambini circa al 40% medio di utilizzo e nel Sud anche le cinture di sicurezza nei passeggeri sui sedili anteriori, meno del 35%.
Per quanto concerne i dati relativi all’utilizzo del cellulare alla guida: la prevalenza d’uso del cellulare si attesta intorno a una media di poco superiore al 5%. Ma tale percentuale sembra essere sottostimata in quanto il rischio dovuto all’utilizzo del cellulare si concretizza solo quando il cellulare viene adoperato per telefonare o rispondere ai messaggi.
Infine, per quanto riguarda invece l’utilizzo delle cinture di sicurezza sui sedili anteriori. Prima dell’entrata in vigore della patente a punti, ossia a luglio 2003, l’uso delle cinture di sicurezza dei passeggeri anteriori era molto limitato. Poi successivamente alla modifica del codice della strada si è assistito a un improvviso aumento dell’impiego dei dispositivi di sicurezza, cinture e casco. In particolare, l’uso delle cinture di sicurezza è più che raddoppiato, passando dal 30% al 70% a livello nazionale. Inoltre, è possibile notare che se al Nord nel corso degli anni l’utilizzo sembra essere rimasto invariato, ossia in media intorno all’80% e al Centro c’è stata una lieve ma progressiva flessione dell’ordine di 5 punti percentuali, al Sud si evidenzia un preoccupante crollo dell’utilizzo delle cinture, di più di 20 punti percentuali.