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Al via la 24Ore del donatore, i valori del nuoto a sostegno della solidarietà

“Il bisogno di sangue non si ferma mai”, questo lo slogan coniato dalla Fidas (Federazione italiana associazioni donatori di sangue) in collaborazione con alcuni paesi della provincia di Verona per la 9^ edizione della 24Ore del donatore, organizzata allo scopo di sensibilizzare la comunità sull’importanza di donare sangue. Quest’anno verrà organizzata una staffetta a nuoto in cui i partecipanti si esibiranno in vasca, ognuno per 15 minuti, nella piscina olimpionica delle Antiche terme di Giunone a Caldiero, in provincia di Verona, a partire dal pomeriggio di sabato 27 fino a quello di domenica 28. Qui si daranno appuntamento i donatori di sangue provenienti da tutta Italia per rendersi testimonial della buona prassi che consiste nel donare il proprio sangue a chi ne ha bisogno.

Ozino Caligraris, il presidente nazionale della Fidas, sottolinea l’importanza di questo evento spiegando come sia «indispensabile promuovere il dono del sangue per garantire l’autosufficienza raggiunta e testimoniare il valore della solidarietà». L’idea di proporre una staffetta a nuoto è stata una scelta semplice ma piena di simboli, come ha spiegato anche  il presidente di Fidas Verona, Massimiliano Bonifacio.

Tanto per cominciare, si vuol sottolineare il valore della continuità che chiunque pratichi questo sport conosce molto bene, concetto in grado di spiegare benissimo anche come il bisogno di sangue sia costante nel tempo e abbia bisogno di trovare sempre nuovi volontari disposti a dare il proprio contributo. Altra parola chiave è l’avvicendamento, così come nelle staffette anche tra i donatori deve esistere l’attitudine a dare il cambio, subentrare a un altro donatore per non interrompere l’importanza della catena. E poi l’universalità. Il nuoto è per tutti e l’anno passato, infatti, nella stessa vasca hanno nuotato campioni olimpionici e semplici volontari capaci magari di infilare solo due bracciate consecutive o semplicemente di restare a galla. Ebbene, tali differenze non hanno alcuna importanza quando esiste uno scopo comune, specie se solo insieme è possibile raggiungere un obiettivo importante come quello di rendere sempre più efficienti i servizi trasfusionali.

Per questa edizione della 24Ore del donatore saranno presenti molti professionisti e campioni del nuoto, dai giocatori di Bluvolley Calzedonia agli atleti delle Fiamme Oro e delle Fiamme Gialle, senza contare il gruppo nuoto dei Carabinieri. Ma, soprattutto, un incredibile numero di volontari – lo scorso anno erano circa 300 – che daranno il proprio contributo dando uno splendido esempio di solidarietà.

 

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Redazione