Nuovo allarme da parte dell’Oms (Organizzazione mondiale della sanità) e, questa volta, la “tirata d’orecchie” va agli adolescenti accusati di essere troppo sedentari.
E’ stato stimato che, nel mondo, l’81% dei ragazzi di età compresa tra gli 11 e i 17 anni pratica poca attività fisica e questo è un grave danno per la loro salute poiché una vita sedentaria li espone più facilmente allo sviluppo di patologie cardiovascolari, diabetiche e tumorali.
Tenendo conto di una percentuale tanto estesa, l’Oms sta lavorando a un nuovo Piano d’azione globale che porti, attraverso una capillare campagna di sensibilizzazione sul tema, a ridurre, entro il 2025, del 10% la percentuale di persone fisicamente inattive.
A livello globale sono le ragazze le più inattive, l’84% contro il 78% dei coetanei, ma gli adulti non sono certo da prendere come esempio: il 23% degli over-18, infatti, non si muove sufficientemente. Tutto ciò ha ripercussioni economiche non indifferenti: la sedentarietà nel mondo costa oltre 67 miliardi di dollari l’anno, mentre nei Paesi a reddito alto l’inattività fisica è responsabile dell’80% dei costi sanitari.
Il problema si presenta urgente anche in Italia dove il ministro della salute Beatrice Lorenzin fa sapere che più del 32% della popolazione è da considerarsi sedentaria. Una recente proposta del ministro è quella di ottenere, per la prossima legislatura, incentivi fiscali per chi pratica sport e di aumentare le ore di educazione fisica nelle scuole.
Ricordiamo che per preservare la nostra salute non occorre dedicare l’intera esistenza a uno sport, per quanto nobile tutto ciò possa essere, ma qualsiasi movimento che comporti un discreto dispendio di energie basta a migliorare sensibilmente la qualità di vita. Una bella camminata a passo sostenuto, dedicarsi costantemente ai lavoretti domestici o, ancora, comprare una bicicletta decidendo di usarla per recarsi a lavoro sono già importanti passi avanti contro l’inattività fisica.
Per tutti coloro, speriamo tanti, che decidano di mettere da parte le cattive abitudini, c’è da sapere che l’Oms consiglia di spendere almeno 150 minuti a settimana in movimento. Sarà dunque il caso di ripescare nello sgabuzzino quelle scarpe da trekking comprate qualche tempo fa ma mai utilizzate, indossarle di nuovo e riprendersi il proprio benessere: corpo e mente ve ne saranno grati.