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Alzheimer: in Italia ci sono 600 mila persone affette

Nel nostro Paese sono circa 600 mila le persone colpite dall’Alzheimer ovvero circa 5 over 60 su dieci, e rappresentano un costo di 11 miliardi di euro per l’assistenza, di cui il 73% a carico delle famiglie. Inoltre, secondo le stime, il numero dei malati è destinato a raddoppiare ogni 20 anni ed entro il 2050 soffriranno di Alzheimer circa 131,5 milioni di persone.

Proprio in virtù di tali dati domani 21 settembre si celebra la XIII Giornata dell’Alzheimer e il V Mese Mondiale Alzheimer attraverso una serie di convegni, incontri e iniziative con lo scopo di sensibilizzare su un tema così delicato.

I dati Censis 2016 evidenziano che gli italiani con Alzheimer sono in aumento rispetto alle 520 mila del 2006 e a crescere è anche l’età media, pari oggi a 78,8 anni rispetto ai 77,8 anni del 2006. Ma esistono forme precoci che riguardano circa il 5% del totale dei casi. Essi rappresentano un costo di 11 miliardi di euro per l’assistenza, di cui il 73% a carico delle famiglie.

Questa malattia neurodegenerativa, dovuta a un accumulo anomalo di alcune proteine nel cervello, determina una progressiva perdita di memoria. Ma secondo un recente studio condotto dalla Northwestern University e dall’Alzheimer’s Disease Centers (ADCs), in alcuni casi l’Alzheimer si manifesterebbe con altri sintomi che potrebbero essere dei chiari campanelli d’allarme quali: perdita di memoria, di inibizione, difficoltà nella lettura, nella scrittura e nel parlare.

Attualmente non esiste ancora una terapia per questa patologia e spesso la diagnosi non è sempre facile poiché si tratta di una malattia facilmente confondibile con altre forme di demenza e la maggior parte delle volte ci vogliono un paio di anni per arrivare a una prognosi certa.

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Redazione