Due icone della battaglia contro la corruzione e per l’affermazione della legalità: don Luigi Ciotti e Francesco Cantone. Il 2 dicembre 2015, in rappresentanza rispettivamente dell’Associazione Libera e dell’Autorità Nazionale Anticorruzione, hanno firmato un protocollo di intesa, pubblicato sul sito dell’Anac, per diffondere la cultura della legalità e dell’etica pubblica nella società civile. La notizia, come spesso accade alle cose importanti e positive, non ha avuto il rilievo che meritava. I due personaggi, loro malgrado mediaticamente sovraesposti, per una volta hanno potuto mantenere un basso profilo, concentrando l’attenzione sulle molte cose da fare. «Con questa collaborazione», sottolinea una nota dell’Anac, «saranno in particolare promosse e realizzate campagne informative, conferenze, dibattiti pubblici e studi. Tra gli obiettivi anche quello di diffondere informazioni corrette sugli strumenti a disposizione dei cittadini, come l’istituto del così detto ‘whistleblowing’, e per iniziative di formazione culturale. In programma anche la possibilità di attivare percorsi di educazione etica e civica e di diffusione della cultura anticorruzione, rivolti a specifiche categorie di lavoratori e professionisti, oltre che la realizzazione della “Giornata internazionale contro la corruzione”, prevista ogni anno per il 9 dicembre».
A commento della pubblicazione della versione integrale del Protocollo, ci fa piacere riportare una recente dichiarazione di Cantone, resa in occasione della presentazione della campagna “La ricerca della legalità” proposta dalla TGR dal 25 al 30 gennaio. Il Presidente dell’Anac, proprio citando don Ciotti, ha affermato che «non c’è parola più abusata di legalità, che sarebbe opportuno sostituire con la parola responsabilità» e che «la consapevolezza va accompagnata da attività concrete. Se alle affermazioni sulla legalità fossero seguiti comportamenti coerenti saremmo il Paese al primo posto per la legalità». In conclusione Cantone ci invita a «pensare con la logica della responsabilità» e la campagna della Rai è «un’occasione per vedere la responsabilità con meno retorica e più attività concrete». Meno retorica e più attività concrete: è questa la speranza che accompagna il protocollo d’intesa tra Libera e Anac.
PROTOCOLLO D’INTESA
TRA
L’AUTORITA’ NAZIONALE ANTICORRUZIONE – A.N.AC.
E
LIBERA – ASSOCIAZIONI, NOMI E NUMERI CONTRO LE MAFIE
L’Autorità Nazionale Anticorruzione (di seguito, A.N.AC.), nella persona del suo presidente dottor Raffaele Cantone, e l’Associazione LIBERA – Associazioni, Nomi e Numeri contro le Mafie (di seguito, LIBERA), nella persona del suo presidente don Luigi Ciotti,
Considerato che l’A.N.AC. ha come scopo istituzionale primario quello di vigilare per prevenire e contrastare i casi di corruzione nelle amministrazioni pubbliche, anche mediante l’attuazione della trasparenza in tutti gli aspetti gestionali, nonché mediante l’attività di vigilanza nell’ambito dei contratti pubblici e degli incarichi;
Considerato che l’A.N.AC. considera la diffusione della cultura della legalità nella società civile, la promozione di comportamenti virtuosi e la sensibilizzazione su quanto la corruzione incida sulla vita economico-politica del Paese, oltre che sulla vita quotidiana dei cittadini e sul futuro delle giovani generazioni, i primari antidoti al fenomeno corruttivo;
Considerato che l’A.N.AC. ha, pertanto, interesse al coinvolgimento di soggetti privati competenti in materia e di consolidata esperienza, attivi sul territorio, in quanto soggetti intermedi più vicini alla cittadinanza e dunque in grado di contribuire efficacemente a diffondere la cultura della legalità ed anche corrette informazioni circa gli strumenti istituzionali a disposizione dei cittadini;
Considerato che LIBERA, costituita il 25 marzo 1995 e riconosciuta giuridicamente come associazione di promozione sociale, è impegnata da venti anni a sollecitare e coordinare la società civile contro i fenomeni criminali di mafia e corruzione e a favorire la creazione e lo sviluppo di una comunità alternativa agli stessi;
Viste le più recenti iniziative di LIBERA contro il fenomeno della corruzione, tra le quali si ricordano: le campagne “Corrotti” del 2011 e “Riparte il futuro”, nata all’indomani dell’adozione della Legge 190 del 2012; l’iniziativa “Restarting the future”, che ha condotto all’istituzione di un intergruppo del Parlamento europeo dedito ai temi della trasparenza e della lotta a corruzione e criminalità organizzata ed avente tra i suoi impegni prioritari l’adozione di una direttiva comunitaria sul c.d. whistleblowing; il progetto “Illuminiamo la salute”, finalizzato a promuovere iniziative formative, di monitoraggio, di valutazione, di ricerca e cambiamento per sostenere un sistema sanitario pubblico integro; la “Rete Nazionale per l’Integrità” che, nell’ambito del suddetto progetto, affronta la tematica della prevenzione della corruzione e della promozione della trasparenza negli enti del Servizio Sanitario Nazionale italiano e negli enti del sociale;
Ritenuto dunque opportuno disciplinare una collaborazione per contribuire a diffondere la cultura della legalità e della trasparenza in seno alla società civile e per promuovere azioni di informazione e sensibilizzazione della stessa società sui temi della legalità e dell’etica pubblica,
CONVENGONO QUANTO SEGUE
Articolo 1
(Oggetto)
Il presente Protocollo è finalizzato a stabilire un rapporto di collaborazione tra le Parti per promuovere iniziative necessarie per la sensibilizzazione della società civile sui temi della legalità e dell’etica pubblica, oltre che per diffondere corrette informazioni circa gli strumenti a disposizione dei cittadini e per iniziative di formazione culturale.
Articolo 2
(Impegni delle Parti)
Ai fini di cui all’articolo 1, le Parti si impegnano a collaborare, nell’ambito delle rispettive competenze istituzionali, alla realizzazione di iniziative volte a favorire la diffusione nella società civile della cultura della legalità, dell’etica pubblica e della trasparenza, anche mediante l’organizzazione di campagne informative, conferenze, dibattiti pubblici e studi.
La suddetta collaborazione potrà riguardare anche percorsi di educazione etica e civica e di diffusione della cultura anticorruzione, rivolti a specifiche categorie di lavoratori e professionisti, oltre che la realizzazione della “Giornata internazionale contro la corruzione”, prevista ogni anno per il 9 dicembre.
LIBERA si impegna inoltre a:
• informare la società civile in maniera quanto più diffusa e fruibile circa gli strumenti che la normativa e le Istituzioni – A.N.AC. in particolare – mettono a disposizione in tema di prevenzione dei fenomeni corruttivi e di promozione della trasparenza;
• contribuire a diffondere una corretta cultura attorno all’istituto del c.d. whistleblowing, nel rispetto delle Linee Guida e degli atti adottati in materia dall’A.N.AC.;
• contribuire a promuovere presso enti pubblici ed amministrazioni locali, attraverso campagne di sensibilizzazione e progetti specifici, come “Riparte il futuro” e “Illuminiamo la salute”, la piena ed effettiva applicazione della normativa in materia di trasparenza e prevenzione dei fenomeni corruttivi, tenendo conto degli indirizzi pubblicati dall’A.N.A.C. nell’ambito della propria attività istituzionale.
Articolo 3
(Comitato)
Le Parti si impegnano ad istituire un Comitato operativo per la programmazione, il coordinamento ed il monitoraggio delle iniziative di cui al presente Protocollo, composto da tre rappresentanti per ciascun soggetto firmatario.
Articolo 4
(Durata e oneri)
Il presente Protocollo entra in vigore il giorno successivo alla data della sua sottoscrizione, ha durata di tre anni ed ogni eventuale rinnovo deve essere concordato per iscritto dalle Parti. Ciascuna Parte può recedere dal presente Protocollo, dandone preavviso scritto di almeno 60 giorni all’altra Parte. Con il presente Protocollo l’A.N.AC. assume impegni meramente programmatici, che non comportano alcuna assunzione di impegni di spesa.
Roma, 2 dicembre 2015
AUTORITA’ NAZIONALE ANTICORRUZIONE
Il Presidente
Raffaele Cantone
LIBERA – ASSOCIAZIONI, NOMI E NUMERI CONTRO LE MAFIE
Il Presidente
Don Luigi Ciotti