Sei mesi fa, per la prima volta, abbiamo preso in esame come l’amministrazione della giustizia possa servirsi degli strumenti della rendicontazione sociale. Lo abbiamo fatto attraverso un caso “eccellente”, il Tribunale di Milano, una grande realtà che “amministra” milioni di cittadini e centinaia di migliaia di imprese (leggi l’articolo). Oggi, a dimostrazione che non sono necessarie grandi dimensioni e megastrutture per parlare di responsabilità sociale, segnaliamo il bilancio di responsabilità sociale 2015/2016 della Procura della Repubblica di Forlì.
Il Circondario giudiziario della Procura della Repubblica di Forlì coincide con la provincia di Forlì – Cesena. Esso è uno dei nove circondari che compongono il distretto della Corte di appello di Bologna. La Provincia si estende su una superficie di 2.377 km² e racchiude 30 comuni. La popolazione del circondario al 31 -12 -2015 conta 394.601 residenti.
Alla terza edizione, la novità di quest’anno consiste nella collaborazione attivata con l’Ordine dei Commercialisti e degli Esperti Contabili di Forlì-Cesena. Come scrive il Procuratore Sergio Sottani nella sua Lettera agli stakeholder “in quest’occasione, quindi, il bilancio di rendicontazione sociale oltre che rappresentare un momento di introspezione dell’Ufficio, mediante un’accurata analisi delle motivazioni profonde dell’azione giudiziaria, e di trasparenza, con la comunicazione all’esterno dei numeri da cui dedurre il concreto esercizio del controllo penale, costituisce un documento di mediazione linguistica, tra il tecnicismo giuridico e la comunicazione divulgativa, svolta da soggetti estranei all’amministrazione giudiziaria”.
Di seguito proponiamo la Premessa e la Nota metodologica del documento; per la consultazione del testo integrale rinviamo alla pagina web.
LA PROCURA DELLA REPUBBLICA COME ISTITUZIONE: CHI SIAMO E QUALI OBIETTIVI ABBIAMO
Premessa
La Procura della Repubblica di Forlì ha deciso di procedere alla redazione del primo bilancio sociale dell’attività svolta nel corso dell’anno 2013, comprendendo in quella prima edizione anche un raffronto rispetto al quinquennio precedente.
La seconda edizione è stata realizzata nell’anno 2015, ed oggi con questo documento intende dare contezza delle attività svolte durante il secondo semestre del 2015 e il primo del 2016 con l’intento di rivedere e integrare le precedenti esperienze.
L’idea di procedere alla redazione di un bilancio di responsabilità si inserisce in un contesto che concepisce la comunicazione e l’innovazione come fattori necessari per poter creare un dialogo con gli interlocutori, non limitandosi alla mera funzione comunicativa che lo strumento per sua stessa natura offre. Invero esso nasce e si concretizza come risultato di un complesso processo di rendicontazione sociale atto a consentire ai suoi stakeholder di identificare i valori fondanti della Procura quali correttezza, veridicità, trasparenza e soprattutto attendibilità riguardo ai dati riferiti all’attività svolta.
Con il progetto di rendicontazione si desidera mostrare ad un pubblico sempre più attento e sensibile, le modalità seguite per condurre la struttura, ponendo attenzione nello svolgimento della quotidiana attività anche agli effetti sociali ed ambientali prodotti.
Altra esigenza primaria insita in questo processo di trasparenza è la necessità di alimentare un canale comunicativo con il proprio sistema di riferimento per promuovere la partecipazione diretta dei cittadini alle scelte decisionali e dare una responsabile dimostrazione degli obiettivi raggiunti, dell’utilizzo dei mezzi impiegati, del superamento delle difficoltà, dei progetti futuri.
A tal fine è necessario contestualizzare territorialmente la Procura della Repubblica di Forlì, dedicando attenzione alle condizioni sociali dell’ambito in cui si svolgono le attività, per permettere al lettore una consapevolezza maggiore sui risultati raggiunti, sulle risorse e sull’organizzazione attuali, e per poter valutare le politiche di miglioramento.
L’aspetto del documento è stato rivisitato con l’intenzione di renderlo più fruibile ed immediato, per fornire un’informazione sufficientemente ampia e comprensibile, ricavata dai dati della contabilità sociale; è stato infine aggiunto un glossario al termine del documento perché l’interlocutore che non è avvezzo a termini tecnici non si senta escluso dalle intenzioni di condivisione della Procura.
È ferma dunque l’intenzione di creare un rapporto aperto e proficuo con cittadini e utenti, e nel servizio che la Procura quotidianamente rende, sono saldi i principi di imparzialità, ragionevolezza, buon andamento ed economicità, efficacia ed efficienza unite ad una adeguata pubblicità del proprio agire.
Tutto ciò nel pieno rispetto dei principi dell’ordinamento nazionale e comunitario.
Nota metodologica
Il Bilancio di Responsabilità Sociale che si sviluppa in queste pagine, riporta dati economici e numerici relativi all’anno giudiziario che va dal 1° luglio 2015 al 30 giugno 2016. Nei casi in cui tale rappresentazione non sia stata possibile, sono stati riportati dati relativi all’anno solare (1° gennaio – 31 dicembre).
Rispetto alle edizioni precedenti, laddove possibile, l’arco temporale considerato ha fotografato le performance della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Forlì degli ultimi quattro anni giudiziari.
Per la predisposizione di questo Bilancio, ci si è ispirati alle principali linee guida internazionali per il reporting di sostenibilità e alle migliori best practices in materia di Bilancio Sociale per le Pubbliche Amministrazioni; in particolare, si è fatto riferimento alla direttiva del 16/3/2006 della Presidenza del Consiglio dei Ministri, alle linee guida emanate dal Global Reporting Initiative (GRI/G3) per il settore pubblico e alle linee guida del GBS (Gruppo di Studio per il Bilancio Sociale) per la predisposizione della rendicontazione sociale nel settore pubblico, “Il bilancio sociale nelle amministrazioni pubbliche” curato dal Dipartimento della Funzione Pubblica, Ufficio per l’innovazione delle pubbliche amministrazioni.
È stata recepita in queste sede la più recente «DIRETTIVA DEL MINISTRO DELLA FUNZIONE PUBBLICA SULLA RENDICONTAZIONE SOCIALE NELLE AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE».
La parte prima, «LA PROCURA DELLA REPUBBLICA COME ISTITUZIONE: CHI SIAMO E QUALI OBIETTIVI ABBIAMO» con carattere introduttivo, è finalizzata ad illustrare la funzione di questo Ufficio e a tracciare le linee fondamentali della sua fisionomia, al fine di rendere chiari al lettore gli scopi di questo documento.
Si desidera porre l’attenzione del lettore sulla complessità del processo di rendicontazione sociale di questa Istituzione Pubblica che vive una fase dinamica e di forte rinnovamento, necessaria per poter recepire le evoluzioni della stessa Società Civile e rispondere prontamente e adeguatamente ai Suoi bisogni.
Nella parte seconda «STRUTTURA E ORGANIZZAZIONE» si descrive la realtà della Procura di Forlì, se ne rendicontano le politiche e i servizi resi, evidenziando i risultati conseguiti in relazione agli obiettivi dichiarati.
Si illustrano le mete perseguite, le azioni intraprese, le risorse impiegate, i risultati raggiunti, gli impegni e le azioni previste per il futuro.
La parte terza «IL BILANCIO DELL’ATTIVITA’» è dedicata all’analisi delle attività istituzionali. In questa sezione si intende quantificare e qualificare l’attività quotidiana svolta sulla base delle risorse di cui l’amministrazione ha potuto disporre e delle modalità della loro gestione.
Infine la parte quarta, «IL RENDICONTO ECONOMICO» offre un taglio puramente economico, con l’intenzione di mostrare costi e spese, sostenuti per la realizzazione degli interventi progettati, e le azioni concrete messe in atto per ridurle o contenerle.
Il bilancio Sociale si chiude con un glossario dei principali termini e concetti in uso nel documento e strettamente inerenti all’attività giudiziaria.
Si desidera evidenziare che in questa edizione del bilancio sociale, si è fatto riferimento all’anno giudiziario, e non a quello solare, anche e soprattutto per identificare spese ed entrate: per questa ragione l’esposizione dei dati è stata trattata in maniera da evitare di confondere dati non omogenei rispetto al passato.
Si è scelto inoltre di suddividere cromaticamente i resoconti numerici, maggiormente indirizzati all’individuazione della qualità dei Servizi offerti, contrassegnandoli con le sfumature del blu, mentre si è assegnata la nuance del verde all’aspetto più economico – quantitativo di questo documento.
Le figure e le schematizzazioni riportate nelle pagine seguenti, sono state espressamente realizzate per l’elaborazione di questo documento, ove non diversamente specificato.