Giunto alla nona edizione, il Premio per la società civile 2017 sarà assegnato a cinque progetti europei diretti a contrastare l’esclusione occupazionale e a eliminare gli ostacoli alla partecipazione al mercato del lavoro per i giovani, gli immigrati, i disoccupati da diversi anni, le donne escluse dal campo di lavoro, le persone disabili e vive in condizioni di povertà.
Tra i cinque progetti del premio CESE (Comitato economico e sociale dell’UE), c’è anche un progetto italiano chiamato QUID, del quale avevamo già parlato in un nostro articolo. Esso unisce l’ambiente al sociale, in quanto opera per garantire l’occupazione e l’inclusione sociale ai gruppi più disagiati della società, recuperando tessuti, di qualità Made in Italy, scartati durante il processo di lavorazione industriale. Questo progetto verrà esposto il 14 dicembre a Milano.
Gli altri progetti finalisti provengono da Belgio, Germania, Grecia e Spagna. DISCOVERING HANDS è il progetto tedesco che prevede di insegnare alle donne ipovedenti o non vedenti a contribuire, con il loro sviluppatissimo tatto, alla prevenzione precoce del cancro al seno. Mentre il progetto spagnolo LAUNDRY ID, creato dall’Institute of Robotics for Depency, vuole facilitare l’inserimento lavorativo di persone con disabilità in un servizio di lavanderia riprogettato dal punto di vista tecnologico e adeguato alle loro esigenze. Il Belgio, invece ha presentato DUO FOR A JOB, un servizio di tutoraggio che mette in contatto giovani migranti con persone sopra ai cinquant’anni che possono aiutarli a trovare lavoro e a supportarli nella ricerca dell’impiego. Infine, la Grecia ha presentato un programma in cui REVIVE GREECE, un’organizzazione no profit, promuove partnership tra giovani imprenditori locali e rifugiati.
Il premio di 50.000 euro è stato consegnato ai vincitori durante la cerimonia che si è tenuta il 7 dicembre a Bruxelles, ed stato diviso tra i cinque progetti.