Socialstars è la piattaforma dove l’impegno sociale prende vita e acquista nuovo valore. Nasce per diffondere eventi e progetti di responsabilità sociale e far incontrare non profit, cittadini e volontari favorendo un sistema di scambio innovativo capace di essere utile per tutti.
Queste le parole utilizzate sul sito internet di Socialstars per descrivere la realtà messa in piedi da qualche mese a Milano da Andrea Pabis e Gabriela Martinez. Si tratta di una piattaforma che, attraverso un sistema di premi virtuali, intende incentivare la partecipazione attiva dei cittadini alla vita sociale della propria comunità, con una particolare attenzione verso i progetti di Terzo settore.
Per conoscere meglio l’iniziativa abbiamo intervistato Andrea Pabis.
Di seguito il testo dell’intervista-video.
Che cos’è Socialstars?
Socialstars è una piattaforma che è nata per mettere in comunicazione due mondi che in questo momento secondo noi non si stanno parlando molto bene. Uno è il mondo delle associazioni e delle organizzazioni non profit e l’altro è quello dei cittadini. Secondo noi, in questo momento, non esiste una piattaforma, uno spazio dedicato alle associazioni e alle organizzazioni non profit che permetta loro di pubblicare gli eventi socialmente utili che stanno realizzando sul territorio. Dall’altro lato non c’è uno spazio unico a cui i cittadini possono accedere per consultare le informazioni sugli eventi che più gli stanno a cuore.
Come funziona?
Le associazioni e le organizzazioni non profit, così come i cittadini e i volontari, possono registrarsi gratuitamente alla piattaforma, o attraverso la pagina web socialstars.it oppure scaricando le nostre app sia per iphone che android e con la registrazione si ha accesso a tutti gli eventi che le organizzazioni stanno pubblicando sulla piattaforma. L’aspetto più innovativo della piattaforma sono le cosiddette social stars, quindi le stelle sociali. Noi abbiamo pensato di premiare i cittadini con delle stelle sociali, quindi con un premio virtuale. Quindi per ogni azione che i cittadini realizzano sulla piattaforma, come ad esempio dare un like, oppure condividere un determinato evento o un progetto con i propri social o con i propri amici attraverso una mail, partecipando attivamente ai progetti o addirittura creando loro stessi dei nuovi progetti sul territorio, con ognuna di queste azioni i cittadini ricevono delle stelle sociali. Le stelle sociali si accumulano sul profilo di ciascun utente e mano a mano che si accumulano le stelle incominciano a cambiano colore. Si parte con una stella verde, poi le stelle diventano gialle e quando si è raggiunto un numero sufficiente di stelle poi diventano blu. Quindi si crea una sorta di gara a fare del bene sostanzialmente e a costruire un curriculum del proprio impegno sociale.
Da quanto tempo esiste l’app?
L’app esiste da due mesi (intervista realizzata ad aprile, ndc). Abbiamo iniziato sull’area metropolitana di Milano, dove noi viviamo. Però nelle ultime settimane si è sparsa molto la voce, soprattutto tra le organizzazioni. Quindi in questo momento si stanno registrando sia organizzazioni che utenti da tutta Italia.
Qual è la vostra ambizione?
La nostra ambizione è sicuramente quella di creare un social per il Terzo settore. Uno spazio dedicato in cui le associazioni e le oprganizzazioni non profit possano incontrare i cittadini, i volontari, le persone che vogliono aiutare a fare di più.
Infine un’ultima domanda: qual è secondo lei il fattore più importante per il raggiungimento della felicità pubblica?
Beh sicuramente è un tema legato anche al nostro progetto. E’ un tema di condivisione, di partecipazione. Al giorno d’oggi solamente se si fuorisce un pochino dalla logica della massimizzazione del profitto, sia proprio o aziendale. Solo se si incomincia a guardare un pochino di più alla massimizzazione del profitto sociale, possiamo raggiungere tutti un grado di felicità più ampio.