L’ennesima buona idea, dal grande valore solidale, è firmata Auser (Associazione per l’invecchiamento attivo) e stavolta riguarda gli apparecchi acustici per gli anziani. L’intento è quello di dare nuova vita agli ausili che non vengono più utilizzati e regalarli a coloro che ne hanno bisogno e non possono permetterseli. Si tratta di un progetto concreto che aiuta direttamente il beneficiario grazie anche alla generosità di medici e tecnici specializzati dell’udito e l’immancabile sostegno del CSV Asti Alessandria più altri enti solidali del territorio che fanno parte della rete Auser.
Per il momento, dunque, l’iniziativa riguarda l’astigiano ma l’Associazione ci ha abituato spesso a vedere replicate ottime prassi anche altrove. Così Piero Barbesino, presidente Auser di Asti, spiega l’iniziativa chiamata “Tutt’Orecchi”: «La riduzione dell’udito incide fortemente sull’isolamento sociale dell’anziano. In moltissimi casi, infatti, a causa dei costi elevati degli ausili, ma anche delle difficili procedure per ottenerne uno dalle risorse pubbliche, molti rinunciano, chiudendosi ancora di più in sé stessi ed isolandosi».
Si tratta di un problema difficile da affrontare, soprattutto se teniamo conto che, in base ai dati Istat dello scorso anno, la provincia di Asti è composta per circa il 19% da persone con oltre 70 anni. In maniera lungimirante, Tutt’Orecchi si rivolge proprio a loro.
I destinatari dell’ausilio previsto saranno individuati dal Comune di Asti, passando per l’ assessorato alle Politiche sociali e i consorzi socio-assistenziali C.I.S.A. Asti Sud e Co.Ge.Sa, e si provvederà – in base a una valutazione dello stato socio-economico della persona e in base all’Isee – a stilare una lista di candidati.
Poi sarà l’Auser, grazie al supporto specialistico di Giuseppe Bagnato, a dar via alla procedura gratuita della visite per stabilire se il problema potrà essere risolto con l’aiuto di un apparecchio acustico. In caso di risposta affermativa interverrà la Maico che ricondizionerà e tornerà a far funzionare l’apparecchio sulla base di quanto stabilito dallo specialista.
Barbesino ci informa che a solo un mese a mezzo dalla partenza del progetto sono già stati raccolti 28 apparecchi acustici, un traguardo importante che però deve continuare a maturare buoni frutti, pertanto sono da incoraggiare tutte le campagne di sensibilizzazione che inducono a non buttare via gli apparecchi acustici.
Per chi volesse ricevere informazioni più dettagliate, Auser Asti Alessandria ha messo a disposizione i propri recapiti: 0141 300.60, 0141 091279, 338 3071144, auserasti@alice.it.