Durante il dicembre dell’anno scorso si è verificata una svolta storica per le donne saudite. Per la prima volta, infatti, hanno avuto accesso alle elezioni locali, le sole disposte dalla monarchia assoluta, l’attuale forma di governo dell’Arabia Saudita.
Dopo questa vittoria in termini di conquista dei diritti civili, oggi se ne aggiunge anche un’altra: alle spose saudite sarà rilasciato una copia del contratto di matrimonio, prima emesso solo a favore degli uomini. In questo modo sarà più semplice dimostrare la validità del matrimonio nei casi di morte del coniuge, per evitare contrasti sull’eredità . Una prassi che ha causato in passato notevoli ingiustizie e permesso soprusi da parte dei familiari del defunto.
Si tratta di una riforma che è parte integrante di un lentissimo iter di modernizzazione avviato da re Salman per volontà del vice principe ereditario, Mohammed bin Salman. Con questa direttiva il ministero della Giustizia in Arabia Saudita ha spiegato come tale decisione renderà più semplice proteggere le donne dalle controversie familiari.
Si era parlato, recentemente, anche di permettere alle donne di mettersi alla guida delle auto da sole, ipotesi esclusa dallo stesso principe che ha dichiarato la società «non ancora pronta per questo passo».
La conquista verso i diritti delle donne, in Arabia Saudita, è ostacolata in maniera particolare dal Consiglio degli ulema, di cui la stessa casa reale deve tener conto, con una visione ultraconservatrice dell’Islam e dei principi del Corano.