Si è conclusa da qualche giorno la fase sperimentale di “Art-è”, il programma di accelerazione di progetti culturali innovativi realizzato da Intesa Sanpaolo Formazione, la società di formazione del gruppo Intesa Sanpaolo, in collaborazione con l’Accademia di progettazione sociale Maurizio Maggiora e SocialFare – centro per l’innovazione sociale e con il sostegno della Compagnia di San Paolo.
Lanciato lo scorso marzo nell’ottica di valorizzare le eccellenze culturali e il loro impatto positivo sul territorio, Art-è si è posto l’obiettivo di aiutare le idee a diventare imprese, offrendo ai partecipanti l’opportunità di accedere a un percorso gratuito di “formazione, accompagnamento, tutoraggio e assessment” grazie al quale acquisire nuove conoscenze e competenze all’interno di uno spazio di sperimentazione e con il supporto di professionisti.
Il programma di “accelerazione” si è svolto da aprile a giugno a Torino presso Rinascimenti Sociali e il grattacielo Intesa Sanpaolo e ha visto protagonisti dieci team, selezionati per le migliori progettualità culturali innovative nell’area di Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta: accompagnate nel loro percorso formativo da tutor specializzati, le squadre hanno sviluppato i propri progetti a partire dalla validazione delle idee, per poi proseguire con la ricerca del modello di business più appropriato per ciascuna.
Sessioni teoriche e workshop pratici, metodologie nazionali e internazionali all’avanguardia e la partecipazione di esperti nei più svariati campi hanno permesso, quindi, ai partecipanti di dotarsi di un piano di sviluppo personalizzato, fondamentale per la trasformazione dei progetti in imprese culturali vere e proprie.
Accomunati da originalità e innovazione, i progetti che hanno partecipato ad Art-è hanno toccato i settori più diversi: al mondo dell’editoria fa riferimento “Neutopia”, che si è posto l’obiettivo di creare un nuovo polo editoriale indipendente e promuovere il lavoro di nuovi autori; sono legati alle performing arts, invece, “Visionari Novara” e “Auropera – outsider opera show”, che si sono occupati, rispettivamente, di avviare la gestione di un teatro con la messa in scena di otto spettacoli per la stagione 2017/18 e di allestire opere liriche con giovani talenti e artisti di rilievo internazionale in piccoli teatri e spazi dell’area rurale del Piemonte; di impronta educativo-didattica i progetti “La paleoteca”, che attraverso brevi documentari di facile accesso ha sviluppato forme innovative di didattica storica divulgativa, “Magù”, che è riuscito a realizzare un canale Youtube protetto e rivolto a bambini fino ai 7 anni in cui riprendere e valorizzare fiabe e narrazioni della tradizione italiana, e “Get green”, che ha ideato iniziative per avvicinare i bambini in età scolare ai temi della tutela ambientale, sostenibilità e sviluppo delle Smart Cities. Il legame con il territorio è stato al centro di “Nextones”, finalizzato a valorizzare il patrimonio storico-artistico e antropologico dei paesi montani dell’Ossola per mezzo di performing arts e arti visive, “Ibrido productions”, legato alla promozione dell’industria italiana dell’animazione attraverso rassegne, festival, partnership con realtà locali, e “Borgate dal vivo”, volto a sostenere lo sviluppo dei territori alpini attraverso attività ed eventi culturali, a partire dal festival delle borgate alpine; esplorare la Realtà Virtuale e comprenderne la grammatica al fine di sviluppare progetti di comunicazione-storytelling e arti visive è stata, infine, la missione di “Torino vr contact – cielo sopra Torino”.
Renato Dorrucci, presidente di Intesa Sanpaolo Formazione, ha espresso con soddisfazione la sua opinione in merito ai risultati raggiunti: «Art-è favorisce l’evoluzione di progetti di innovazione culturale ad alta potenzialità tramite la formazione. Per Intesa Sanpaolo la formazione è importante ed è strettamente collegata al nostro modo di essere al servizio del Paese. In questa dimensione la formazione può essere una delle leve con cui sostenere la crescita dei nostri clienti, privati cittadini o imprese. È stimolante lavorare per formare e accrescere le professionalità delle persone, e lo è ancora di più quando la formazione diventa uno strumento per creare nuovi posti di lavoro e favorire il benessere delle comunità in un ambito, la cultura, cruciale per l’economia e per il vissuto del nostro Paese».
di Federica Drago