
Assegno unico 2025, adesso puoi triplicarlo: il segreto sta nella data, scegli quella giusta -felcitapubblica.it
Assegno unico 2025: puoi triplicare l’importo. Il segreto che nessuno vuole svelarti. Devi fare molta attenzione alle date.
Il carovita sta mettendo al tappeto numerosi nuclei familiari italiani. Il Governo per stare vicino ai suoi cittadini ha sancito una serie di agevolazioni economiche volte al sostentamento delle famiglie, specie per quelle nelle quali vi sono uno o più figli minori a carico.

Sono proprio i genitori a risentire maggiormente di una crisi economica iniziata, ormai, decenni fa e che sembra essere inarrestabile. La situazione è divenuta particolarmente gravosa in seguito alla pandemia di covid-19 che ha comportato un arresto delle attività produttive globali, con un inevitabile e conseguente aumento dell’inflazione.
Assegno unico 2025: il segreto sta nella data, scegli quella giusta
I conflitti internazionali odierni hanno poi comportato un aumento dei costi dell’energia elettrica, gravando pesantemente sul budget familiare. Coloro i quali, dunque, sono genitori di uno o più bambini arrancano per giungere alla fine del mese. Il Governo Meloni ha sancito dei fondi da cui attingere per l’elargizione di bonus volti al supporto concreto dei cittadini.

Tra di essi c’è anche l’assegno unico universale per i figli che ha l’obiettivo di sostenere i nuclei familiari e di promuovere altresì la natalità. Il bonus è stato introdotto ufficialmente il 1 marzo del 2021 e rappresenta una strategia per sostenere concretamente i nuclei familiari.
L’importo dell’assegno unico è variabile ed è condizionato da diversi fattori, può aumentare in base al reddito Isee o decrescere. Le famiglie con un reddito inferiore a determinate soglie possono beneficiare dell’aumento e ricevere sino a 250 euro al mese per ciascun figlio.
Con la nuova Legge di Bilancio, il Governo è intervenuto sull’assegno unico ed ha modificato alcuni particolari. L’Esecutivo ha cambiato gli importi, le date e alcuni elementi che concorrono all’attribuzione dell’assegno. Tale agevolazione è stata rivalutata in base al coefficiente inflazionistico.
Il Governo ha deciso di rivedere anche gli scaglioni in base a quello che è l’Isee della famiglia richiedente. Inoltre, la maggiorazione che, in passato era stata prevista solo per il primo anno di un figlio, ora si estende ai primi tre anni. È stato inoltre aumentato l’importo per i nuclei familiari aventi più di tre figli. Attenzione poi alle date.
Gennaio è il mese nel quale si inizia a pensare al rinnovo dell’Isee che deve essere compilato ed inviato entro il 28 febbraio per evitare di perdere il diritto all’incentivo ovvero di riceverlo nella misura minima.
Coloro che vogliono provvedere ad inviare una nuova domanda devono farlo entro il 28 febbraio, così potranno ricevere gli importi a marzo e fino a febbraio del 2026. Se invece la domanda viene inoltrata entro il 30 giugno allora la famiglia richiedente riceverà il primo pagamento il mese successivo, con arretrati a partire da marzo. Occhio dunque, basta calcolare bene le date per non commettere errori.