In tempi di crisi aumenta il numero di chi tenta la fortuna in vari modi con lotterie e diversi altri giochi, ma ecco che spunta, nella manovra bis di giugno di quest’anno, una diversa tassazione sulle vincite.
Da ieri, infatti, raddoppia l’aliquota applicata sulla parte di vincita eccedente i 500 euro che passerà dal 6% al 12%.
I giochi direttamente interessati saranno: Gratta e Vinci, Super Enalotto, Win for Life, Videolottery e slot machine di nuova generazione. Resteranno invece ancora esclusi la Lotteria Italia, le scommesse, il poker online e i Casinò online, il Bingo e le tradizionali slot machine, per le quali però il massimo di vincita consentita non può mai superare i 100 euro.
Verranno inoltre tassate maggiormente le vincite del gioco più famoso e antico ancora attivo e sempre praticato, vale a dire il Lotto. L’aliquota passerà dal 6% all’8%, salendo quindi di poco.
Pare inutile evidenziare che questa ulteriore tassazione viene attuata per aumentare il gettito per l’Erario, in un settore che ha avuto un incremento del 20% nell’anno 2016 rispetto all’anno precedente.
Viene stimato che a partire dal 2018 ci sarà un maggiore gettito, secondo l’analisi della Commissione Bilancio della Camera , che porterà a un incremento delle entrate per un importo di 143 milioni annui, mentre l’aumento dei prossimi tre mesi è stimato in 36 milioni.
Quello che non è stato considerato in questa manovra-bis è il costo sociale da addebitare per curare le ludopatie. Del resto, nonostante lo Stato ammonisca e metta in allarme su questi pericoli sempre più evidenti e incisivi, dall’altro non esita a incassare le maggiori entrate e a pubblicizzare i vari giochi, spendendo soldi che potrebbero magari essere necessari ad altre emergenze.