Scadenza: 29/02/2016.
Il tema della “immigrazione” è stato trattato più volte sul nostro portale soffermandoci sul discorso ancora più scottante della “integrazione“. Il drammatico aumento dei flussi migratori in Europa, flussi composti prevalentemente da persone richiedenti protezione internazionale a cui assistiamo da tempo, è senza precedenti e costituisce una sfida per l’Unione europea e i suoi Stati membri, non solo in termini di accoglienza, ma ancor più in termini di integrazione nella società ospitante. Tant’è che l’azione dell’UE ha giocato un ruolo fondamentale nel fornire sostegno e incentivi agli Stati membri, anche attraverso il precedente Fondo europeo per l’integrazione di cittadini di paesi terzi. Ora, il programma di lavoro della Commissione 2015 ha identificato 2 priorità d’azione: da un lato l’integrazione delle donne migranti e dall’altro l’integrazione sul posto di lavoro, priorità oggetto del Bando pubblicato di recente nel quadro del Fondo Asilo, migrazione e integrazione intitolato: “HOME/2015/AMIF/AG/INTE: progetti transnazionali per l’integrazione di cittadini di Paesi terzi”.
SCHEDA | |
OBIETTIVO | Contribuire a promuovere l’integrazione dei cittadini di Paesi terzi negli Stati membri dell’UE. |
BENEFICIARI | – Enti pubblici e privati non profit stabiliti in uno degli Stati membri UE (escluso Danimarca); – Organizzazioni internazionali. Gli enti a scopo di lucro possono partecipare unicamente in qualità di co-applicant a progetti inerenti la priorità 2 purché la loro partecipazione sia su base non profit. |
PRIORITA’ | Priorità 1. Promuovere l’integrazione delle donne immigrate Outcome 1.1: condivisone di conoscenze e esperienze relative ad azioni volte a supportare le donne immigrate, in particolare quelle beneficiarie di protezione internazionale, nell’apprendimento della lingua, nell’accesso a un alloggio, a cure sanitarie, alla formazione professionale e all’assistenza nella ricerca del lavoro, anche attraverso servizi che facilitino la conciliazione con la vita privata e familiare, come i servizi di assistenza all’infanzia e ad altre persone non autosufficienti; Outcome 1.2: attuazione di iniziative concrete che favoriscano l’integrazione delle donne immigrate, comprese le richiedenti asilo e le beneficiarie di protezione internazionale, nelle società di accoglienza; Outcome 1.3: contribuire allo sviluppo di capacity building nei Paesi e nei settori in cui le misure destinate alle donne immigrate, e in particolare alle richiedenti asilo e alle beneficiarie di protezione internazionale, sono ancora carenti. Priorità 2. Facilitare l’accesso al lavoro e favorire l’integrazione nel luogo di lavoro |
MODALITA’ E PROCEDURE | I progetti dovranno essere realizzati da una partnership costituita da almeno 4 organismi ammissibili di 4 diversi Stati UE (escluso Danimarca) e dovranno avere una durata massima di 24 mesi (indicativamente con inizio nell’ultimo trimestre del 2016). Inoltre dovranno essere presentati esclusivamente per via telematica utilizzando l’apposito sistema PRIAMOS. |
RISORSE | Le risorse disponibili ammontano a € 5.250.000. |
SCADENZA | Il bando rimane aperto sino al 29/02/2016, ore 12.00 (ora dell’Europa centrale) e il contributo può coprire fino al 90% dei costi totali ammissibili del progetto e sarà compreso tra un minimo di € 350.000 e un massimo di € 650.000. |
INFORMAZIONI | Testo del bando HOME/2015/AMIF/AG/INTE (file.pdf) |