Continuiamo l’analisi dei tre progetti vincitori della terza edizione di CheFare, il bando nazionale che promuove nuove pratiche di produzione culturale e di innovazione sociale.
Oggi approfondiamo le caratteristiche del progetto Baumhaus di Bologna.
Come si legge nel sito CheFare Baumhaus è una “rete per socializzare e sperimentare le culture urbane e le nuove tecnologie. Un laboratorio aperto, un punto di riferimento per innescare meccanismi di inclusione ed empowerment delle nuove generazioni”.
Il soggetto promotore è l’Associazione di promozione sociale MAP. “MAP (ex Associazione On the Move) unisce diversi progetti sociali e culturali creati da un gruppo di attiviste/i che si occupano di cultura underground e innovazione sociale. MAP è: – Bolognina Basement, webzine di critica culturale – Corte Tre, progetto di comunità del Quartiere Navile – BAUM, il festival di arti urbane della Bolognina – Baumhaus, la casa delle arti urbane della città”.
Questo il verdetto della giuria di CheFare: “Il progetto nasce da una realtà consolidata che negli anni ha saputo generare soluzioni e prodotti innovativi e di riconosciuta qualità. La proposta sviluppa l’intenso rapporto già intrapreso con il territorio e sa dialogare con gli immaginari culturali dei ragazzi intercettandone le difficoltà e le risorse. Si caratterizza per un’idea concreta ed energica della produzione e della distribuzione culturale, con un approccio fortemente partecipativo e la capacità di usare pienamente gli strumenti open source”.
Proponiamo di seguito una selezione delle descrizioni del progetto e dei suoi promotori presenti nel web, al fine di fornire utili elementi di conoscenza sia del progetto sia delle esperienze che lo hanno preceduto, ispirato e che oggi concorrono alla sua concreta attuazione.
Baumhaus è la casa delle arti urbane della Bolognina e di tutta la città. Il progetto parte dall’esperienza di una rete di gruppi informali e associazioni che da anni si occupano di cultura underground, arti urbane, produzione e distribuzione di documentari indipendenti e cultura open. Attraverso percorsi costruiti sulla metodologia dell’educazione non formale, Baumhaus intende quindi favorire la nascita di una rete territoriale solidale che sperimenta percorsi formativi – condotti da professionisti – e orientati allo sviluppo di competenze spendibili nel settore culturale e non solo. In questo momento in cui la crisi economica e sociale colpisce duramente le fasce più svantaggiate della popolazione, Baumhaus si muove secondo una logica di “redistribuzione delle opportunità”, ripensando alle modalità di accesso alla cultura e alla formazione dei preadolescenti e adolescenti per contrastare il fenomeno della dispersione scolastica.
Baumhaus è un progetto collaborativo, nato dall’esperienza di una rete di realtà ed associazioni attive nel campo della produzione e della distribuzione audiovideo indipendente, dell’educazione non formale e della cultura underground.
Baumhaus crede che un approccio open alla cultura permetta di immaginare nuovi percorsi di formazione delle nuove generazioni, favorendo l’inclusione e l’ibridazione sociale e limitando fenomeni come la dispersione scolastica.
I ragazzi e le ragazze che partecipano ai percorsi formativi di Baumhaus hanno accesso diretto a un network culturale riconosciuto a livello locale e nazionale, così da poter attivarsi fin da subito nella produzione di documentari, film e progetti musicali indipendenti, nell’organizzazione di eventi, festival e rassegne culturali. Per quanto riguarda la distribuzione, la piattaforma Distribuzioni dal Basso propone un concreto modello di sostenibilità che avvalora il lavoro di autori emergenti, costruendo reti distributive a livello europeo.
Cultura open significa nuove connessioni virtuali e al tempo stesso radicamento territoriale, grazie al riutilizzo virtuoso di opere già esistenti, ma anche alla condivisione e alla trasmissione delle competenze e all’empowerment delle nuove generazioni in un’ottica di redistribuzione delle opportunità.
Scheda progetto
Baumhaus (BH) – la casa delle arti urbane della Bolognina e di tutta la città – è il progetto imprenditoriale dell’associazione MAP che parte dall’esperienza di una rete di gruppi informali e associazioni, con un forte radicamento territoriale, che da anni si occupano di cultura underground, arti urbane, produzioni video indipendenti e open access.
BH intende valorizzare le esperienze di:
- On the Move, una crew hip hop di ragazzi fra i 16 e i 30 anni;
- Bolognina Basement, rivista on line di critica culturale;
- BAUM, il festival delle arti urbane della Bolognina;
- Corte 3, il community center di quartiere;
- SMK Videofactory;
- Distribuzioni dal Basso (DdB), primo portale italiano per la circolazione di documentari, album musicali e serial indipendenti rilasciati con licenza Creative Commons e realizzati in crowdfunding. Attraverso percorsi costruiti sulla metodologia dell’educazione non formale, BH intende favorire la nascita di una rete che sperimenti percorsi formativi orientati allo sviluppo di competenze specifiche, spendibili nel settore culturale e non solo.
In questo momento in cui la crisi economica e sociale colpisce duramente le fasce più svantaggiate della popolazione, vogliamo favorire la “redistribuzione delle opportunità”, ripensando alle modalità di accesso alla cultura e alla formazione dei giovanissimi.
Mutuando strumenti e metodi dalle esperienze citate, si intende consolidare un percorso volto all’appropriazione consapevole delle culture urbane e delle nuove tecnologie da parte dei ragazzi/e tra i 10 e i 20 anni. BH vuole essere un laboratorio in rete con la città, luogo attrattivo per i giovani in cui ciascuno/a può trovare tempo e spazio per socializzare, conoscere, sperimentare e orientarsi alla formazione scolastica e al lavoro.
In un’ottica di protagonismo e partecipazione attiva, i corsi saranno co-progettati con i partecipanti e realizzati insieme all’expertise cittadina in ambito di produzioni culturali. L’obiettivo è diventare un punto di riferimento per le produzioni culturali della città, innescare meccanismi di inclusione ed empowerment delle nuove generazioni, contrastare gli effetti dispersione scolastica.
L’idea di Baumhaus si sviluppa sulla scorta del percorso pluriennale dell’Associazione MAP (ex On the Move). Nel 2008, dall’esperienza del Coordinamento Migranti, nasce il Lab On the Move all’interno dello spazio pubblico Xm24, organizzando tornei di street-basket, un laboratorio hip-hop tuttora attivo, e coinvolgendo negli anni circa un centinaio di ragazzi italiani e figli di migranti. Il gruppo informale si costituisce in associazione nel 2012 e da allora gestisce lo spazio Corte Tre dove vengono sviluppati eventi, progetti di community organizing e laboratori per adolescenti. Nel 2014 nasce la rivista culturale Bolognina Basement. Nel 2015, in collaborazione con la casa editrice Bébert, viene organizzato BAUM, il festival itinerante delle arti urbane. SMK nasce invece nel 2009 come videofactory, da allora ha prodotto diversi documentari, videoclip, e inchieste, ed ha fatto da base allo sviluppo, nel 2013, della piattaforma Distribuzioni dal Basso.