BeeApp: la nuova app che aiuta i più bisognosi

Aiutare i più bisognosi è il lodevole obiettivo della nuova applicazione “BeeApp” creata dalla società Key4 per il Banco Alimentare Roma, la onlus che dal 1990 si occupa di sostenere persone in difficoltà nella Capitale e in tutto il Lazio ridistribuendo le eccedenze alimentari.Si tratta di un’applicazione che in appena un minuto raccoglie le segnalazioni di eccedenze dai comparti dell’industria alimentare e della grande distribuzione organizzata (Gdo), facendo arrivare i prodotti in modo più efficiente e veloce alle associazioni di volontariato. Il nome “BeeApp”, infatti, evoca un grande alveare (bee in inglese significa ape) in cui all’interno vi sono tutte le piccole realtà del settore che collaborano tra di loro per offrire un servizio realmente utile alle persone bisognose. Inoltre, ricorda la frase “be happy“(essere felici) che è un vero e proprio inno alla felicità, per condividere la gioia di promuovere la solidarietà verso le persone più bisognose.

Il progetto è stato reso possibile grazie al finanziamento di 200mila euro stanziato dalla Fondazione Telecom Italia.

«BeeApp», spiega Laura De Carlo, project manager in social empowerment della Fondazione Telecom Italia, «nasce dal primo bando interno rivolto ai nostri dipendenti e sfrutta al massimo la tecnologia per semplificare procedure di solito lunghe e che richiedono un grande sforzo organizzativo. In sostanza parliamo di una app e di una piattaforma web che consentono di ottimizzare la filiera portando vantaggi proprio in termini di costi e pianificazione. Tanto per fare un esempio, eliminando la fase di immagazzinamento da parte del Banco alimentare Roma. Anzi, accorciando i tempi aumentano le risorse a disposizione e c’è la possibilità di tracciare tutti i prodotti, vedere chi lavora meglio tra le associazioni del Terzo settore, chi ha più bisogno di determinati alimenti, chi prenota e magari non ritira la merce».

La nuova applicazione contro gli sprechi alimentari e la fame sarà presentata domani 24 novembre alle ore 10.30 nell’aula magna della Facoltà di Architettura dell’Università Roma Tre.

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Veronica de Meo