Beni confiscati alle mafie: 150 eventi per il ventennale della legge

Convegni, incontri, biciclettate ma soprattutto visite guidate nei numerosi luoghi che in questi ultimi vent’anni sono stati trasformati da roccaforti del malaffare a centri di cultura, legalità, studio, formazione, speranza.

Sono oltre 150 le iniziative promosse in tutta la Penisola dall’associazione Libera in collaborazione con cooperative e associazioni locali nell’ambito di “BeneItalia. Beni confiscati restituiti alla collettività”, un maxi evento organizzato per ricordare e celebrare il ventesimo anniversario dell’entrata in vigore della legge 109/96. Era il 7 marzo 1996, infatti, quando grazie al milione di firme raccolte dall’associazione fondata da don Luigi Ciotti, venne approvata la legge per l’uso sociale dei beni confiscati alle mafie che ha permesso finora di recuperare oltre centinaia di immobili e terreni per trasformarli in luoghi della legalità.

«In questi vent’anni», ricorda don Ciotti, «molte di queste realtà sono diventate palestre di democrazia, occasioni di lavoro pulito, vero, di accoglienza per le persone fragili e in difficoltà, di formazione e impegno per migliaia di giovani che volontariamente, ogni anno, vi passano parte dell’estate. Segni di speranza in territori che la speranza avevano perso, dimostrazioni che la ribellione alle mafie è possibile se tutti ci assumiamo le responsabilità del bene comune».

Come evidenzia l’associazione Libera la legge ha rappresentato, dunque, uno spartiacque nella lotta al crimine e proprio per ricordare e analizzare i risultati raggiunti, ma soprattutto per focalizzare l’attenzione su quanto ancora ci sia da fare, ed è per questo che la realtà associativa di don Ciotti ha deciso di promuovere una giornata di riflessione e confronto sul tema.

Clicca qui per conoscere tutte le iniziative promosse in Italia.

In occasione della giornata “BeneItalia” vi riproponiamo anche la nostra intervista a don Ciotti realizzata nei mesi scorsi.

 

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Redazione