A circa due anni dall’assassinio dell’ambientalista e attivista hondureña Berta Cáceres (clicca qui), una vicenda accompagnata da molte ombre, forse oggi qualcosa è finalmente venuto alla luce. È stato infatti arrestato David Castillo Mejía, presidente esecutivo della società idroelettrica Dearrollos Energéticos S.A. (Desa), che aveva avuto una concessione per la costruzione di una diga sul Rio Gualquarque, fiume sacro per gli indigeni, alla quale Berta Cáceres – insieme ad altri attivisti – si era opposta con fermezza.
Era il marzo del 2016 quando la vita di Berta Cáceres fu cancellata a colpi di pistola, nella sua casa, dopo un ventennio di lotte per la conquista dei diritti della comunità lenca e tutti gli sforzi per proteggere quelle terre dalla deforestazione e dallo sfruttamento.
Castillo Mejía è, fino a questo momento, la nona persona arrestata da quando sono partite le indagini e risulta essere la quarta ad aver avuto dei legami con l’esercito dell’Honduras in quanto ex generale.
Naturalmente tutto dovrà essere accertato e i fatti passati al setaccio ma al momento Castillo è di fatto indagato, fermato qualche giorno fa all’aeroporto di San Pedro Sula, da dove stava lasciando il Paese per approdare negli Stati Uniti. È sempre più concreta la pista che farebbe supporre forti interessi privati e una mano governativa dietro l’omicidio di Berta Cáceres. Dalla data della sua morte fino ad oggi le proteste da parte di tanti ambientalisti internazionali così come di comuni cittadini non si sono mai arrestate ed è ragionevole credere che anche questo abbia dato vigore alle indagini.
La Desa, la società legata a Castillo, nega qualsiasi tipo di legame con l’omicidio dell’attivista e, mentre chiede la scarcerazione immediata dell’uomo, dall’altra parte il gruppo fino a due anni fa cappeggiato da Berta Cáceres e nel quale oggi milita sua figlia Bertha Isabel Zúniga Cáceres, esprime soddisfazione per questo arresto e lascia detto: «Nonostante l’ufficio del procuratore generale abbia cercato in tutti i modi di nascondere la verità, continueremo a denunciare l’intera struttura criminale dietro l’assassinio di Berta Cáceres, di cui David Castillo è solo un tassello».