E’ un primato medico tutto italiano quello che nei mesi scorsi ha avuto come protagonista Michele, un bambino di 7 anni affetto da una gravissima forma di allergia alimentare associata ad asma. Un grande disagio per il piccolo che finora non era riuscito a condurre una vita come tutti i suoi coetanei. Almeno fino all’incontro con il team multidisciplinare dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma che, escluse le normali terapie e i trattamenti più diffusi, hanno deciso di risolvere i problemi di salute di Michele con un trattamento davvero innovativo, il lavaggio selettivo del sangue, che fortunatamente ha avuto gli esiti sperati restituendo al piccolo la possibilità di condurre una vita serena. Si tratta del primo caso al mondo di trattamento effettuato su un paziente pediatrico iperallergico.
«La sua allergia multipla», hanno spiegato gli esperti dell’ospedale romano, «era così grave, il livello di immunoglobuline E nel sangue (IgE, anticorpi responsabili delle allergie) talmente elevato, tale da non poter assumere neanche il farmaco specifico che tiene sotto controllo la malattia, a causa degli effetti collaterali che si manifestano quando somministrato al di sopra di una determinata soglia di IgE. Il ‘lavaggio selettivo’ a cui è stato sottoposto Michele è chiamato tecnicamente ‘immunoassorbimento IgE’, il procedimento viene effettuato con un macchinario in grado di eliminare dal sangue solo gli anticorpi che scatenano le allergie».
Al termine del trattamento il livello di IgE nel sangue di Michele si era abbassato tanto da poter iniziare la terapia farmacologica, consentendo al piccolo di iniziare la scuola tranquillamente. Il caso di Michele, per la sua unicità e complessità, è stato descritto in un articolo pubblicato su ‘Pediatrics’ e sarà presentato nel corso del XXIV congresso mondiale della World Allergy Organization che si terrà a Seoul, in Corea del Sud, dal 14 al 17 ottobre.
Foto di copertina: Omniroma