Sappiamo che non è un luogo comune: in Italia si legge veramente poco. Per questa ragione ben vengano tutti quei progetti che promuovono il valore della lettura, l’importanza della parola scritta, per generare più cultura, più consapevolezza, maggiori possibilità di riscatto sociale, più partecipazione.
Da 4 anni Milano è il luogo di un evento che è un inno alla lettura e che, ogni volta, ha riscosso un grande successo. Stiamo parlando di BookCity Milano che ospita più di 1.000 eventi legati al libro in ogni suo aspetto: letture ad alta voce, mostre, spettacoli, incontri, seminari. C’è tempo fino al 20 novembre, giorno di chiusura del festival, per partecipare a questa splendida iniziativa.
Un evento in grado di promuovere la lettura, intesa in ogni sua forma ed estensione, per cui – capite bene – è automaticamente capace di fare di un elemento culturale anche un’occasione di aggregazione sociale, attraverso la reciprocità del dialogo, la condivisione di esperienze, lo scambio di consigli e metodologie di lettura. E siccome i libri toccano i temi più svariati, che vanno dalla poesia all’arte, ma anche dalla cucina a collezionismo, questo festival è decisamente per tutti.
Per meglio orientarsi nella splendida giungla dei libri forniamo i quattro settori principali attraverso cui poi sarà possibile muoversi e scegliere, in base ai propri interessi, verso quale meta dirigersi.
Non può mancare, inoltre, la consultazione della mappa e il programma, non soltanto per evitare di perdersi – che non è necessariamente qualcosa di negativo – ma invece per lasciarsi coinvolgere. A voi la scelta, l’offerta è talmente ampia che scegliere potrebbe rappresentare un problema, un bel problema ma comunque un problema. Potrete ascoltare Le voci della città al Padiglione Visconti e assistere a una grande maratona di lettura che corre sui binari de Le città invisibili per celebrare Calvino e le persone che si muovono all’interno della narrazione.
Gli appassionati di teatro e di William Shakespeare non potranno certo mancare alle animazioni teatrali di ApeShakespeare che aprirà anche alla cultura del cibo di strada, coniugando le due cose e facendo, oltretutto, anche del bene perché le pietanze proposte saranno cucinante da attrici e cuoche ex detenute del carcere di San Vittore nell’ambito di un progetto di reinserimento lavorativo.
Citare tutti gli eventi interessanti sarebbe impossibile, per questa ragione vi invitiamo a consultare non solo il sito di riferimento ma anche la mappa e il programma sopra indicati.