Aprilia sceglie Borsinorifiuti.com: il Comune laziale in provincia di Latina ha deciso di affidarsi in via sperimentale, per lo smaltimento dei propri rifiuti riciclabili non coperti da gara d’appalto, alla prima piattaforma online in Italia per la disintermediazione dei rifiuti.
Nata nel giugno 2015 e riconosciuta già dopo qualche mese come startup innovativa, BorsinoRifiuti offre un servizio di networking grazie al quale gli utenti iscritti – i produttori di rifiuti (privati, aziende, enti pubblici) e le società che li comprano e li riciclano -, possono far incontrare rispettivamente offerta e domanda.
«BorsinoRifiuti intercetta la necessità di allontanare i rifiuti, controllandone in questo modo la filiera, affinché lo scarto diventi una risorsa e non un problema incombente sull’ambiente» spiega Gian Luca Vorraro, uno dei fondatori della startup di Paderno Dugnano (Mi), di proprietà di Taebioenergy srl. «Vorremmo spingere il mondo verso un’economia circolare, di riutilizzo».
Quaranta tonnellate di abiti usati e duemila kg di olio vegetale esausto sono stati così ritirati nel solo mese di agosto presso l’isola ecologica di Aprilia da uno smaltitore convenzionato con l’azienda e iscritto alle “White Lists” istituite presso le Prefetture. Scegliendo la formula di servizio SuperFast, che consente il ritiro, entro 72 ore, di un minimo di 50 kg e un massimo di 2mila per tipologia di materiale, il Comune, che prevede ulteriori collaborazioni con la startup online, ha ottenuto, per ogni kg conferito al servizio, il miglior prezzo di mercato del mese per il rifiuto riciclabile destinato al recupero, mentre gli abiti usati raccolti sono stati poi consegnati a un impianto di trattamento fibre già accreditato con BorsinoRifiuti.
Oltre al servizio SuperFast, pensato per le piccole e medie aziende che producono modeste quantità di rifiuti e già attivo in 200 città italiane, BorsinoRifiuti offre agli utenti privati la possibilità di consegnare i loro prodotti destinati al riuso – carta e cartone, oggetti plastici, vestiti usati – direttamente ai Borsino Point e venderli alle aziende che li ricicleranno. Le aziende che producono grandi quantità di rifiuti, invece, possono aprire delle aste certificate direttamente sulla piattaforma e trovare il gestore ambientale che offre il rapporto qualità/prezzo più idoneo.
Decisivo per la crescita della startup online è stato il successo della sua prima campagna di equity crowdfunding sul portale CrowdFundMe, conclusasi a fine maggio 2017 con una raccolta fondi di oltre il doppio dell’obiettivo preposto: 192.370 euro contro 80mila. I fondi saranno impiegati in ricerca e sviluppo, per il potenziamento della piattaforma e del personale e l’implementazione e l’avviamento anche sul territorio, oltre che sul web, dei servizi offerti. «Dopo Aprilia avvieremo nuove collaborazioni con altre città italiane, soprattutto al sud», afferma Vorraro, che non esclude in futuro di ripetere l’esperienza dell’equity crowdfunding con l’obiettivo di sviluppare e consolidare in molte più città e regioni del Paese il proprio modello di business.
Una realtà aziendale, quella di BorsinoRifiuti, che secondo Legambiente merita di essere incentivata. «L’economia circolare potrebbe essere il volano che può portare l’Italia ad essere la prima della classe e fuori dalla crisi, incrementando tecnologia, innovazione, posti di lavoro e sviluppo», commenta Marco Mancini, dell’ufficio scientifico di Legambiente, che aggiunge «l‘idea dell’Italia come il paese dell’emergenza rifiuti è terminata: sul territorio ci sono le realtà che hanno risolto il problema, che hanno investito e trovato soluzioni».
«Siamo orgogliosi dei successi ottenuti e vorremmo che la nostra realtà si insediasse ancora di più nel territorio», ribadisce l’azienda, «per questo stiamo collaborando con l’Ente Nazionale per il Microcredito: per poter dare concessioni a tassi agevolati ai cittadini che richiedono di attivare i nostri servizi come privati».
di Federica Drago