
Arrivano gli arretrati delle pensioni 2023-2024? - felicitapubblica.it
Ecco quanto guadagnerebbero i pensionati se venissero pagati gli arretrati degli assegni penalizzati dalle regole applicate nel 2023-2024.
C’è attesa in questi giorni per la sentenza della Corte Costituzionale, chiamata a pronunciarsi sulla legittimità del nuovo meccanismo di rivalutazione delle pensioni introdotto dal Governo Meloni nella legge di Bilancio 2023, che ha penalizzato soprattutto gli assegni di importo superiore a quattro volte il trattamento minimo.

Il nuovo sistema ha permesso di limitare gli esborsi delle casse statali per adeguare le pensioni agli aumenti del costo della vita negli ultimi 12 mesi. Una sentenza positiva potrebbe portare al riconoscimento degli arretrati delle pensioni relativi al 2023 e al 2024. Con le nuove regole diversi pensionati hanno preso un assegno più magro di quanto sarebbe spettato loro con il metodo di rivalutazione ordinario.
Da qui l’avvio di una serie di ricorsi che hanno portato a sollevare la questione di legittimità costituzionale, in particolare per quanto riguarda la violazione degli articoli 3, 36 e 38 della Costituzione. A giorni è attesa la sentenza della Corte Costituzionale che secondo le voci trapelate sembra orientata a dare ragione ai pensionati penalizzati dalla legge finanziaria 2023.
Arretrati pensioni 2023-2024: quanto guadagnerebbero i pensionati più penalizzati
Una doverosa premessa: non è scontato che una sentenza positiva per i pensionati porti in automatico a liquidare gli arretrati. Anche in passato pronunciamenti analoghi da parte della Corte Costituzionale non hanno previsto il pagamento degli arretrati. Dunque non è da escludere – anzi – che i pensionati non ricevano gli arretrati anche in caso di “vittoria”.

Se invece, al contrario, i giudici della Corte Costituzionale dovessero disporre il pagamento degli importi non riconosciuti a causa del giro di vita sulla rivalutazione delle pensioni, i pensionati riceverebbero gli arretrati del biennio 2023-2024. Per fare un esempio pratico, su una pensione di 3mila euro i tagli del Governo Meloni hanno portato a 178,96 euro in meno al mese.
Peggio ancora è andata alle pensioni da 3.5oo euro. Nel 2023 la rivalutazione ordinaria le avrebbe fatte salire a 3.761,52 euro, mentre nel 2024 l’adeguamento sarebbe arrivato a 3.949,12 euro .Il nuovo meccanismo di rivalutazione introdotto dalla manovra di Bilancio 2023 ha fatto sfumare 223,67 euro al mese. Non poco dunque. In gioco ci sono dunque molti soldi.
Viste le cifre in ballo si capisce quanto sia delicata la situazione dei giudici della Corte Costituzionale. Una sentenza favorevole ai pensionati unita all’obbligo di pagare gli arretrati per il 2023-2024 potrebbe pensare come un macigno sui conti dello Stato, come noto non particolarmente floridi. Un fatto che sembra escludere del tutto che i pensionati possano vedersi liquidare le cifre non riconosciute negli assegni.