«Mi trovavo nelle campagne del Ghana per un altro progetto, quando vidi uomini e donne incatenati ad alberi e pareti», questa l’introduzione shock di Scott Typaldos, autore dell’opera fotografica “Butterflies” – in bianco e nero per sottolineare meglio il dramma di una condizione inenarrabile – che documenta le condizioni di vita delle persone negli ospedali psichiatrici in Africa Occidentale, Kosovo, Bosnia e Indonesia. Da quest’ultimo Paese Scott Typaldos, in collaborazione con Valentina Piccinni, ha riportato scatti che hanno vinto la prima edizione del “Reportage Photojournalism Award”, attualmente in mostra a Roma, fino al 3 ottobre negli spazi di Officine Fotografiche.
Ancora pochi giorni, dunque, per recarsi alla mostra che mette in luce realtà lontane da noi ma non per questo meno degne di attenzione; in queste strutture indonesiane i pazienti sono trattati come nessun essere umano meriterebbe, posti dietro sbarre come criminali, legati a rudimentali catene come neanche i cani. Una mostra fotografica può essere un modo per aprire gli occhi su realtà che non conosciamo e prendere coscienza che il mondo ha confini più vasti di quelli che crediamo.
(Foto di Scott Typaldos – Butterflies, Chapter4-29)