“Non tutti possono diventare grandi artisti ma un grande artista può celarsi in ognuno di noi”. Bellissima citazione – tratta dal film di animazione Ratatouille – che vorrei accostare a questo progetto molto interessante, che fonde insieme arte, sociale e crowdfunding: Calimala – Atelier del tessuto.
La cooperativa sociale Kepos, che opera per la crescita globale e per il miglioramento di vita delle persone diversamente abili, da 13 anni si occupa di aiutare dei ragazzi disabili, seguiti da personale specializzato, a creare delle vere e proprie opere d’arte attraverso tele, colori e pennelli, in modo da aiutarli nello sviluppo della creatività e farli sorridere. Da qui l’idea per questo progetto, al quale hanno deciso di collaborare anche la Fondazione Claudio CIAI, il quale scopo è aiutare le persone che hanno subito incidenti stradali o sul posto di lavoro, e la Fondazione Museo del Tessuto di Prato, che vuole garantire la ripetibilità di questi laboratori in altri contesti territoriali, in primo luogo nella loro struttura.
Anch’essi hanno deciso di portare avanti il messaggio che l’arte e il sociale possono unirsi per potersi aiutare a vicenda. La particolarità del progetto Calimala sta nell’eleganza dell’esposizione dei quadri: non sarà la tipica mostra da osservare, ma i dipinti diventeranno dei bellissimi foulard, da poter indossare ogni giorno o per un’occasione speciale. Per poter rendere tutto questo unico nel suo genere, le realtà coinvolte hanno creato l’atelier del tessuto, un laboratorio dotato di strumenti e tecnologie in grado di superare piccole e grandi disabilità, dove i ragazzi-artisti, potranno creare queste opere d’arte che, in un secondo momento, verranno trasformate in fantastici foulard a tiratura limitata. il progetto Calimala avrà anche un testimonial, Rachele Risaliti Miss Italia 2016, che è stata anche la prima sostenitrice del progetto.
Per fare tutto questo la cooperativa Kepos, la fondazione CIAI e il Museo del Tessuto di Prato hanno creato, appunto, una campagna di crowdfunding sulla piattaforma Ulule, che si trova online dal 15 novembre, i cui fondi serviranno per attivare la collaborazione tra scuole e designer, diffondere e commercializzare i foulard e infine far crescere del personale specializzato che affianchi questi ragazzi disabili nell’attività di pittura. Il progetto Calimala, come spiega la direttrice della cooperativa Kepos, Tamara Michelini, cerca di unire mondi che sembrano lontani, cerca di unire “sociale” e “reale” facendo capire che possono collaborare insieme creando lavoro e aiuto per chi ha bisogno.
La campagna di crowdfunding, realizzata nell’ambito dell’iniziativa Social Crowd Funders in collaborazione con Impact Hub di Firenze, è sostenuta dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze che raddoppierà il valore delle donazioni raccolte sulla piattaforma Ulule.