Canone Rai, la rivoluzione 2025 è sempre più vicina, puoi evitare i 90 euro sulla bolletta solo con questo trucchetto: ecco i dettagli
Con l’avvicinarsi del 2025, molti italiani iniziano a preoccuparsi per il rinnovo del canone RAI. Questo tributo, che negli ultimi anni ha subito delle variazioni, tornerà nel 2025 a essere fissato a 90 euro. Tuttavia, c’è ancora tempo per evitare questo addebito e non è mai troppo tardi per informarsi sulle modalità e le scadenze necessarie per evitare un costo che potrebbe risultare ingiustificato per alcuni cittadini.
Per evitare il pagamento del canone RAI, i cittadini devono presentare una dichiarazione sostitutiva all’Agenzia delle Entrate entro e non oltre il 31 gennaio 2025. Questo documento deve attestare la non detenzione di apparecchi televisivi. Se la dichiarazione viene presentata in ritardo, ma entro il 30 giugno 2025, si potrà evitare solo l’addebito per il secondo semestre dell’anno. Dopo questa data, l’intero importo sarà dovuto, il che rende fondamentale rispettare le scadenze.
Dal 2016, l’ordinamento italiano ha introdotto una presunzione normativa che considera ogni intestatario di un’utenza elettrica residenziale come proprietario di un televisore. Questa regola si applica a tutti gli intestatari di contratti di fornitura di energia elettrica, rendendo l’applicazione del canone RAI automatica. Tuttavia, esistono delle eccezioni: chi non possiede alcun apparecchio televisivo, né nella propria abitazione né in quelle riconducibili al proprio nucleo familiare, può dichiararlo formalmente per evitare il pagamento.
Canone RAI 2025: costo e modalità di pagamento
Il canone RAI per il 2025 tornerà a essere di 90 euro, come stabilito dalla Legge di Bilancio. Questo importo sarà suddiviso in rate mensili o bimestrali, a seconda delle modalità di fatturazione del fornitore di energia. Nello specifico, le modalità di addebito sono le seguenti:
- 10 rate mensili da 9 euro ciascuna, per le bollette con fatturazione mensile.
- 5 rate bimestrali da 18 euro ciascuna, per le bollette con fatturazione ogni due mesi.
È importante notare che, in assenza di un contratto elettrico intestato al proprietario del televisore, il pagamento del canone dovrà essere effettuato tramite Modello F24. Questa procedura si applica tipicamente a situazioni particolari, come nel caso in cui un inquilino possieda una TV, ma l’utenza elettrica rimanga intestata al proprietario dell’immobile.
La dichiarazione sostitutiva di non detenzione di apparecchi televisivi può essere trasmessa in diversi modi, tutti progettati per garantire flessibilità e accessibilità. Le modalità sono:
- Online: Attraverso l’apposita applicazione disponibile sul sito dell’Agenzia delle Entrate. Gli utenti possono anche avvalersi dell’assistenza di un intermediario, come un commercialista o un Centro di Assistenza Fiscale (CAF).
- PEC (Posta Elettronica Certificata): Inviando il modulo firmato digitalmente all’indirizzo cp22.canonetv@postacertificata.rai.it.
- Spedizione postale: Inviando il modulo cartaceo insieme a una copia di un documento di riconoscimento valido. La spedizione deve avvenire tramite raccomandata senza busta, indirizzata a:
Ufficio Canone TV – c.p. 22 Torino.
Un aspetto cruciale da considerare è che la dichiarazione sostitutiva ha validità annuale. Quindi, anche se è stata presentata per il canone RAI 2024, è necessario ripresentarla per il 2025. La mancanza di questa comunicazione comporterà l’addebito automatico del canone sulla bolletta elettrica.
Per evitare il pagamento del canone RAI 2025, è fondamentale rispettare le scadenze:
- 31 gennaio 2025: Termine per presentare la dichiarazione e evitare l’addebito sull’intero anno.
- 30 giugno 2025: Termine per chi presenta la dichiarazione in ritardo, per ottenere l’esonero dal pagamento relativo al secondo semestre.
Superando queste date, l’obbligo di pagamento sarà totale e, in assenza di un’esenzione valida, il canone RAI sarà dovuto per l’intero anno.