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Capitale verde d’Europa 2018: ecco le città finaliste

Quale sarà la Capitale verde d’Europa 2018? Cresce l’attesa per le città finaliste che il 22 giugno scopriranno se le loro politiche a sostegno del “green” saranno premiate dalla Commissione europea.

E’ stata resa nota in questi giorni, infatti, la rosa delle città candidate al titolo nato per sostenere la città europea che più di ogni altro si sia attivata a favore della sostenibilità ambientale.

A contendersi il titolo per il 2018 sono ‘S-Hertogenbosch e Nijmegen nei Paesi Bassi e Umeå in Svezia, così come annunciato dalla stessa Commissione Europea. Al loro fianco anche tre città più piccole in lizza per il riconoscimento di “Foglia verde europea 2017” dedicato ai centri con una popolazione compresa fra 50 e 100.000 abitanti. Le tre città finaliste in questo caso sono Cornellà de Llobregat in Spagna, Galway in Irlanda e Mikkeli in Finlandia.

Ora, le finaliste passeranno alla fase successiva del concorso, dove potranno presentare la loro visione del futuro, compreso il loro ruolo di ambasciatrici e promotrici di buone pratiche per l’ambiente. I vincitori saranno annunciati il ​​22 giugno 2016 a Lubiana, in Slovenia, attuale Capitale Verde d’Europa.

Ma quali sono le politiche attuate dalle 6 città utili all’ottenimento della candidatura?

La città di ‘S-Hertogenbosch, tra Amsterdam, Anversa, Breda e Tilburg, con oltre 150.000 abitanti, punta sulla pianificazione intelligente per ridurre l’impatto ambientale dei nuovi sviluppi edificativi. Dunque meno traffico nel centro e più veicoli elettrici.

‘S-Hertogenbosch

A scommettere sull’energia rinnovabile è Nijmegen, città di studenti con più di 170.000 abitanti. La città olandese sfrutterà l’energia verde con un nuovo quartiere ad alta efficienza energetica collegato a una rete di recupero del calore residuo. A tale scopo la cooperativa energetica locale sta progettando di costruire quattro turbine eoliche.

Nijmegen

La svedese Umeå, con una popolazione in crescita di 120.000 abitanti, è un centro internazionale per la ricerca e l’istruzione che ha già avuto il titolo nel 2014 di Capitale europea della cultura. Si candida a diventare dunque anche Capitale verde d’Europa grazie all’investimento in infrastrutture verdi, come un sistema energetico comunale basato sulla cogenerazione.

Umeå

Quanto alle re città più piccole di 100 mila abitanti che concorrono al titolo di Foglia Verde d’Europa, invece, troviamo innanzitutto la spagnola Cornellà de Llobregat (86.000 abitanti circa), situata all’interno dell’area metropolitana di Barcellona. Il centro catalano, per risolvere il problema del traffico e della mancanza di aree verdi, ha deciso di implementare diversi progetti ambientali tra cui la definizione di nuove zone verdi per migliorare l’equilibrio della città e del territorio limitrofo.

Cornellà de Llobregat

C’è poi un gioiellino irlandese, la città di Galway (75.000 abitanti), che nel 2015 ha lanciato la sua visione per il 2025 ‘Verso una strategia sostenibile culturale per Galway’. La città che affaccia sull’oceano atlantico punta a diventare un modello di sostenibilità economica, responsabilità ambientale, salvaguardia del patrimonio culturale, innovazione artistica, partecipazione della comunità e inclusione sociale.

Galway

Tra le candidate c’è, infine, Mikkeli in Finlandia (55.000 abitanti) che si propone di promuovere un ambiente urbano sano ed ecologicamente sostenibile, concentrandosi su quattro dimensioni fondamentali: conservazione dell’acqua pulita; promozione delle fonti energetiche rinnovabili, in particolare delle bioenergie; integrazione delle tecnologie pulite nella gestione dei rifiuti; sistematica implementazione di soluzioni digitali.

Mikkeli
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Redazione